Ua giornata di sport e musica per ricordare Giuseppe Mastroeni, 34enne di Roccalumera recentemente scomparso a causa di un male incurabile. Questo e molto altro è RugbyJam – terzo tempo per Pippo Peppe, che si terrà il 13 agosto di fronte al Torrente Sciglio. Un evento che mescolerà sapientemente il rugby e la musica live, due grandi passioni di Giuseppe, detto PippoPeppe: mattina e pomeriggio sarà infatti di scena lo sport con 3 tornei di beach rugby, che vedranno sfidarsi 6 squadre maschili e 6 femminili tra i 18 e i 42 anni e un’ulteriore categoria, la old, dedicata agli over 42. Le iscrizioni al torneo scadranno il 23 luglio (per saperne di più e partecipare si può consultare il sito: www.rugbyjam.it). In serata, oltre alla premiazione delle squadre partecipanti, grande protagonista sarà la musica. Nella prima parte della serata, spazio alla musica folk e alle danze popolari con l’esibizione dei Canterini della Riviera Jonica Melino Romolo (di cui Giuseppe ha fatto parte) e poi al rock e alla musica live con diverse band della riviera jonica. Tra queste gli Uaripat – la band in cui Giuseppe era batterista e che ha contribuito a fondare – i Miqrà, gli Adeste Fidelis, Triska e i Destination Tortuga! (ma tante altre sono in via di conferma).
#Sostienirugbyjam: una raccolta fondi per l’evento e in beneficenza L’evento è organizzato dall’ Asd I Briganti di Librino – squadra di rugby e associazione onlus con sede a Catania che, dal 2006, favorisce, tramite lo sport, l’inclusione sociale di molti ragazzi che risiedono nel difficile quartiere di Librino – e da un gruppo di amici di Giuseppe, a cui si deve l’idea e che stanno organizzando il tutto da Milano, Lugano, Roma, Catania e ovviamente Roccalumera, le diverse località in cui risiedono. All’evento è collegata una raccolta fondi, avviata il 20 maggio sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, dal nome Rugby Jam 2016 che ha già superato i mille euro. I fondi serviranno a sostenere le spese organizzative, ma soprattutto parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza con un duplice obiettivo. Rugby Jam sosterrà da un lato la campagna fondi “I Briganti si meritano un prato”, che ha come obiettivo la realizzazione del manto erboso per il campo di San Teodoro (Catania) e dall’altro l’associazione Salus D’Agostino che opera dal 2010 presso il reparto di Oncologia medica dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, dove Giuseppe è stato ricoverato per qualche tempo (http://bitly.com/sostienirugbyjam). L’associazione svolge diverse attività e dà supporto a chi sta seguendo un ciclo di chemioterapia con l’offerta di parrucche e fornendo un servizio di bus navetta per il trasporto degli abitanti delle Isole Eolie all’ospedale e viceversa. A breve, l’associazione, autogestita tramite le donazioni, darà il via alla donazione di protesi mammarie provvisorie. Anche Roy Paci e i Tinturia tra i supporter della raccolta fondi Alla raccolta fondi su Produzioni dal Basso hanno dato il loro supporto anche il cantante e trombettista Roy Paci e i Tinturia che in passato avevano avuto modo di conoscere sia Giuseppe che gli Uaripat e che hanno lanciato l’iniziativa sui loro canali social. “PippoPeppe avrebbe sempre voluto organizzare un torneo di rugby in spiaggia”, spiegano gli amiici “e purtroppo non ha fatto in tempo, così abbiamo deciso di realizzare il suo sogno. E a questo abbiamo deciso di aggiungere la musica, una delle sue grandi passioni. D’altra parte che festa sarebbe senza la musica? Perché questo evento vuole essere essenzialmente una festa, di quelle che iniziano la mattina e finiscono a tarda notte, magari cantando e suonando in riva alla spiaggia. Cosa che lui amava fare e che siamo sicuri che, se avesse potuto, avrebbe organizzato insieme a noi”. Giuseppe Mastroeni, peraltro, era stato nella Briganti Librino fin dagli inizi, come racconta Angelo Scrofani, ex capitano e ora allenatore: “La squadra è la prosecuzione dell’attività avviata nel ‘95, grazie a volontari all’interno dello spazio associativo, saas Centro Iqbal Masih, per aiutare i minori del quartiere con l’obiettivo di allontanarli dalla strada. Conoscevo Peppe dai tempi del collettivo di ingegneria, abbiamo sempre condiviso certe idee e un certo modo di vivere. Quando è nata la squadra, ha subito voluto entrare a farne parte e dato il suo preziosissimo contributo. Il rapporto tra tutti noi era meraviglioso e ogni volta che l’angoscia ci sopraffà pensiamo che la nostra fortuna è comunque di averlo conosciuto. In suo ricordo, abbiamo deciso di ritirare la sua maglia, il 23. Per noi Briganti questo evento sarà un modo per ricordare e festeggiare Peppe e credo che sarà una megafesta non per Peppe ma con Peppe”.