Associazioni e cittadini continuano a mobilitarsi. Ad una settimana dal primo censimento delle iniziative avviate nella Città metropolitana, a cura del Centro Servizi per il Volontariato di Messina, si moltiplicano le iniziative. Nella giornata di ieri la Misericordia di Messina, in collaborazione con le associazioni di volontariato di Protezione Civile del Comune di Messina, ha svolto una “Fiaccolata per la pace in Ucraina” presso Largo San Giacomo, a seguire, la santa messa al Duomo.
A Barcellona Pozzo di Gotto un’altra marcia per la pace organizzata da associazioni, parrocchie e comunità educative è stata organizzata venerdì 11 marzo. Mentre ancora a Messina, nella sede provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori, è ospitato il primo Tavolo di dialogo per la pace con Tatiana nata in Ucraina e Dina nata in Russia, che hanno accolto l’invito di Mcl e Fondazione Ebbene a farsi testimoni della Campagna “#AbbraccioperlaPace”, che Società Editoriale Vita e Alleanza per un Nuovo Welfare hanno lanciato qualche giorno fa.
L’arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela ha attivato un monitoraggio nelle parrocchie per censire la disponibilità di istituti religiosi, associazioni, famiglie o singoli cittadini ad ospitare la popolazione ucraina. Per aderire, basta compilare il form sul sito.
Anche il Comune di Taormina, attraverso l’app “Città di Taormina”, sta facendo lo stesso, con un modulo, disponibile a questo link per mappare le famiglie disposte a ospitare o a contribuire affinché siano ospitati cittadini ucraini.
La Caritas Diocesana di Messina destinerà tutte le raccolte della quaresima all’emergenza Ucraina, mentre la “Caritas diocesana di Patti” ha avviato una raccolta fondi diocesana dedicata dal titolo “Insieme per l’Ucraina”. È possibile donare utilizzando l’Iban IT98E0200882380000300112241 intestato a Caritas Diocesana Patti, causale “Emergenza Ucraina”. Le donazioni raccolte serviranno a sostenere le azioni e le iniziative delle Caritas che operano quotidianamente nei luoghi del conflitto, offrendo accoglienza e sostegno a chi sta vivendo il dramma della guerra (per info www.caritasdioceanapatti.com e caritas.diocesipatti@gmail.com).
Il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Furci Siculo, con il sostegno economico dell’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani, ha organizzato un trasporto umanitario verso l’Ucraina con un pullman di 80 posti partito il 9 marzo da Santa Teresa di Riva per raggiungere il confine tra Polonia e Ucraina, pieno di beni di prima necessità raccolti dalla catena di solidarietà promossa dal calciatore Max Herasymenko, capitano della Jonica Fc, squadra di calcio di Santa Teresa di Riva militante nel campionato d’Eccellenza.
A Villafranca, l’associazione Villafranca Giovane, con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Sociali del Comune, ha lanciato una raccolta di beni materiali e donazioni economiche per l’Ucraina. Il punto di raccolta è il Centro di aggregazione “Fabrizio Ripa” (lunedì-venerdì ore 18-20, tel 3477604595). Sempre il Comune della costa tirrenica ha pubblicato un avviso ai cittadini ucraini ospitati sul territorio cittadino per ricevere beni di prima necessità (per info Ufficio Servizi Sociali in via Dante, dal lunedì al venerdì ore 9:15-12:45, tel 0903310304, email servizisociali@comune.villafrancatirrena.me.it).
Si moltiplicano anche le raccolte organizzate da privati. A Giardini Naxos il riferimento è la signora Oksana Bohomaz, alla quale confluiranno anche i beni raccolti tra i punti raccolta di Letojanni (piazza Durante 13 il 10 marzo dalle 15 alle 17) e Taormina (presso le suore francescane in via Pirandello 75, martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18; presso la Ferramenta Faraci in via Di Giovanni 2; presso la parrocchia Sacro Cuore Santa Venera in via Francavilla 2 a Trappitello, lunedì e martedì dalle 16 alle 18). Tra i prodotti richiesti anche batterie, zaini, calze, guanti da lavoro.
A Pagliara la signora Nadya Mancuso Korotysh, insieme ad altre famiglie ucraine, stano organizzando una raccolta di viveri che tramite furgoni guidati da donne ucraine che vivono nel comprensorio portano i carichi alla frontiera della Polonia, dove le aspettano altre donne per lo smistamento per i civili e i soldati. La stessa organizzazione sta conducendo una raccolta fondi per sostenere i militari di frontiera nella consegna di beni ai cittadini dei paesi più interni a nord dell’Ucraina, dove sono saltati i ponti ed è difficile arrivare (per info 3471855863).