Provate ad immaginare l’inenarrabile fatica che bisogna affrontare per fare pressione su un pedale. Se poi ci si ritrova con la spazzatura in macchina, bisognerà anche fermarsi, aprire lo sportello, scendere dall’auto, compiere l’odioso gesto di premere il pedale, gettare i rifiuti, lasciare il pedale e tornare in macchina. Davvero troppi passaggi.
Alcuni messinesi hanno trovato da anni la soluzione ideale per contrastare le complicazioni alle quali vorrebbero costringerci. Basta mettere un bel pezzo di legno ai bordi del cassonetto in modo tale da lasciare il coperchio sempre aperto. Così i rifiuti possono essere gettati direttamente dalla macchina, senza alcuna fatica. Il discorso vale anche se bisogna buttare una grande quantità di spazzatura: ripetere la pressione sul pedale potrebbe nuocere gravemente alla salute. Meglio un servizio comodissimo che ha solo il lieve difetto di distruggere gradualmente i cassonetti e di far godere a residenti e passanti un odorino niente male. Bazzecole in confronto ai vantaggi.
Accade così che gran parte dei cassonetti dislocati in città siano in condizioni pietose e magari che a lamentarsene siano anche quegli stessi che così li hanno ridotti. In molti, i coperchi e i pedali neppure ci sono più, con i rifiuti che restano depositati all’aria aperta, anche vicino ad abitazioni ed esercizi commerciali.
Qualche anno fa, erano arrivati in città cassonetti di colore grigio in aggiunta ai vecchi blu. Anche quelli hanno fatto la stessa fine. Meno di quindici giorni fa è iniziata la collocazione di 424 “nuovi” cassonetti. Le virgolette perché in realtà sono di seconda mano ma provengono da Capannori, in provincia di Lucca, lì dove non si sognano neppure di sfiorarli, tanto da sembrare “originali”. Ed allora ci pensano alcuni messinesi a completare l’opera. Il primo legnetto è stato posizionato in un nuovo cassonetto che si trova all’incrocio tra via Garibaldi e via Santa Maria Alemanna, in pieno centro città. La segnalazione ci giunge da un nostro lettore, tramite il nostro numero whatsapp, il 392 8954421, che ci spiega di aver tentato di togliere invano il legnetto per far richiudere il cassonetto, col rischio anche di farsi male.
Siamo pronti a scommettere che altri ne giungeranno fin quando anche i 424 arrivati si ridurranno nelle stesse pessime condizioni in cui si trovano gli altri. Per provare ad evitarlo, c’è solo una soluzione: controlli e sanzioni contro chi si rende protagonista di tali gesti incivili che penalizzano la collettività al solo scopo di fare i propri comodi.
(Marco Ipsale)