Da un lato ci sono i buoni propositi, i progetti ambiziosi, gli ingaggi di livello, la speranza di uscire dal pantano in cui l’Atm annaspa da anni. Dall’altro però c’è l’amara realtà, la realtà di un’azienda che ancora oggi riesce a far del male a se stessa azzoppando quelli che sono i pochi punti di forza. Stavolta a creare problemi sono i tagliandi per le Ztl. Nelle ultime settimane trovare un gratta e sosta nelle rivendite cittadine è diventata un’impresa sempre più difficile, tante le lamentele degli automobilisti costretti a interminabili giri alla ricerca di un tagliando per poter parcheggiare l’auto all’interno degli stalli blu. Ma se fino a qualche giorno fa la ricerca del gratta e sosta poteva finire bene, ormai da lunedì è praticamente inutile qualsiasi tentativo. Dall’inizio di questa settimana in tutti e 9 i lotti Ztl non ci sono più tagliandi, i rivenditori non sono più stati riforniti e i cittadini non sanno come comportarsi. Gli ausiliari della sosta hanno segnalato più volte il problema, anche per loro fare il controllo e le eventuali multe diventa complicato perché consapevoli dell’impossibilità per i cittadini di acquistare il gratta e sosta per accedere all’interno della Ztl e poter parcheggiare. In questo clima di incertezza in cui alla fine vince il disservizio, gli ausiliari si dichiarano preoccupati anche per il rischio aggressioni a cui vanno incontro per la mancata vendita dei tagliandi.
La causa di questa ennesima caduta per l’Atm non è ancora chiarissima, anche perché pare che il motivo non sia la mancanza dei gratta e sosta, quanto più che altro il fatto che non siano stati distribuiti, altrimenti non si spiegherebbe perché invece il box aziendale del parcheggio di via La Farina ne sia provvisto. Al di là di quali siano comunque i motivi, la certezza è che il problema dev’essere risolto al più presto. Anche perché c’è una domanda che sorge spontanea: perché perdere gli incassi che ogni giorno portano in cassa gli stalli a pagamento? Non bisogna infatti dimenticare che proprio gli introiti delle Ztl rappresentano il 50% delle entrate per l’Atm e che nel 2012 hanno portato in cassa 2.256.473,67 euro, metà degli incassi che rispondono alla voce “ricavi di mercato”. Se quindi il ticket nella Ztl è così importante per l’Atm perché abbandonare al suo destino la rete vendita che ciclicamente attraversa difficoltà di questo tipo?
Probabilmente per la risposta si dovrà attendere che il nuovo direttore generale Giovanni Foti abbia un quadro chiaro di qual è oggi la situazione. E parlando di malfunzionamento della Ztl non si può dimenticare che resta anche un altro problema da affrontare: la forza lavoro impegnata nel servizio. Il personale Ztl ancora impiegato nella mansione di Ausiliario alla sosta è di circa 75 unità con contratto part-time, mentre circa 50 unità, sebbene provenienti dallo stesso bacino di lavoratori, sono state progressivamente utilizzate e riqualificate in altre mansioni con aumento in taluni casi delle ore lavorate (full-time). Dunque in un servizio di vitale importanza non ci sono i gratta e sosta per incassare risorse e il personale è insufficiente.
Un altro problema che diversi cittadini hanno segnalato sono i disservizi per la recente modifica degli orari d'apertura dei box vendita ai capolinea Annunziata e Gazzi che inspiegabilmente cominciano la vendita biglietti e abbonamenti oltre un’ora dopo la partenza dei primi mezzi la mattina, creando disagi e ulteriori perdite di incasso.
Per il nuovo direttore Foti saranno innumerevoli i problemi da affrontare. E proprio mentre ieri mattina il neo numero uno Atm si presentava a Palazzo Zanca, accolto dall’orgoglio e dalla soddisfazione dell’amministrazione Accorinti, per l’azienda trasporti e per i cittadini che provano ad affidarsi al trasporto pubblico è stata una giornata di passione. Per l’intera mattinata in servizio solo due tram, nel pomeriggio si è riusciti a rimetterne altri due in linea, numeri comunque ben al di sotto non solo le esigenze di una città di quasi 250 mila abitanti. Proprio mentre Foti parlava di rilancio e importanza cruciale della linea tranviaria, i pochi tram in servizio pian piano hanno dovuto far ritorno in deposito perché il caldo ha creato problemi agli impianti di condizionamento. Sono le due facce dell’Atm. Voglia di rilancio e problemi che si ripresentano ciclicamente ma che ad oggi non sono stati debellati una volta per tutte. Adesso è tutto nelle mani di Foti.
Francesca Stornante