Un nuovo piano finanziario per coprire i costi della gestione rifiuti. Un nuovo documento che però è stato redatto per garantire risorse e servizi solo per due mesi, maggio e giugno. Una sorta di “perizia ponte”, come l’ha definita l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, che segue quella dei mesi scorsi da 14 milioni di euro per il periodo gennaio-aprile e che però è transitoria, poiché in questo momento si cerca di guardare ad una programmazione completamente diversa. Intanto però era necessario ripartire somme e servizi per questi due mesi. Per questo motivo ieri sera, al termine di una lunga seduta di Giunta, l’amministrazione Accorinti ha approvato il nuovo piano finanziario/industriale per la gestione rifiuti. Per i mesi di maggio e giugno si spenderanno 7.400.000 euro, che ovviamente sono stati ripartiti tra i vari costi di gestione. Ciò che si attendeva di più era soprattutto la somma che il Comune avrebbe deciso di destinare a Messinambiente. Si tratta, infatti, della prima perizia per la Messinambiente guidata da Alessio Ciacci. Il liquidatore era stato chiaro: per garantire servizi ed efficienza e inaugurare un nuovo corso sono necessari circa 3 milioni di euro al mese. L’amministrazione Accorinti ci ha provato a mettere insieme questa cifra, tante sono state le riunioni nelle ultime settimane per cercare di trovare un punto di accordo. Alla fine la perizia approvata per questi due mesi accontenta solo in parte le richieste di Ciacci. Dei 7.400.000 euro a Messinambiente ne saranno destinati 5.300.000. Dunque non ci sono i 3 milioni auspicati, ma 2.650.000 euro al mese per maggio e giugno. La cifra è aumentata rispetto al passato, quando anche il commissario Armando Di Maria batteva i pugni per cercare di far capire che servivano più risorse, adesso bisognerà capire se sarà sufficiente a garantire quell’efficienza a cui aspira Ciacci. “Di più al momento non era possibile fare ma stiamo già lavorando per riuscire ad incrementare queste somme già dai prossimi mesi. Intanto abbiamo aggiunto nuovi servizi come la pulizia delle spiagge che partirà già dal prossimo lunedì e una serie di attività legate al verde pubblico” ha spiegato Ialacqua. Anche se in realtà, già la scorsa estate, Messinambiente si era occupata di pulire le spiagge ma senza ottenere un centesimo in più per il servizio reso.
Nei progetti anche la necessità di potenziare alcuni sevizi già attivi, ad esempio la raccolta porta a porta commerciale, la raccolta differenziata, le isole ecologiche, la piattaforma di Pace.
In questo nuovo piano si spenderà naturalmente meno per la discarica, visto che dal 1 maggio Messina è tornata a scaricare i suoi rifiuti a Mazzarrà Sant’Andrea. Si risparmieranno circa 150 mila euro al mese, passando da una spesa di circa 950 mila euro per Motta Sant’Anastasia agli 800 mila di Mazzarrà. Tagli anche ai costi della struttura Ato3.
Da queste prime anticipazioni, in attesa di leggere nel dettaglio tutte le cifre, salta fuori che si conferma il trend rispetto ai primi quattro mesi dell’anno, anzi compaiono 400 mila euro in più. A conti fatti in questo modo si arriverà a metà anno con una spesa per i rifiuti di oltre 21 milioni di euro e a questo punto sembra sempre più difficile ipotizzare grandi risparmi rispetto al famoso piano da 42 milioni di euro del 2013 che i messinesi hanno tanto odiato per colpa della Tares.
Restando in tema rifiuti e guardando al futuro, in attesa della nuova SRR che dovrà gestire il settore, il Comune si prepara ad istituire l’Aro, Area di raccolta ottimale. E’ stata sempre la giunta, con una delibera approvata nei giorni scorsi, a dare il via libera all’Aro per organizzare il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti. Si dovrà redigere il piano di intervento con relativo capitolato d’oneri e quadro economico di spesa che dovrà essere approvato dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. In particolare l’amministrazione Accorinti detta le linee guida da seguire. E’ stato infatti dato incarico al Dirigente del Dipartimento Ambiente di provvedere con urgenza alla redazione degli atti e della documentazione necessari per costituire l’Aro, naturalmente attenendosi alle direttive regionali. Il Dirigente potrà avvalersi del personale dell’Ato3 che lo scorso 12 maggio ha rinnovato il protocollo d’intesa con il Comune per la collaborazione in una serie di attività. Proprio in virtù di questo protocollo, sette dipendenti dell’Ato3 saranno “prestati” fino al 30 settembre al Dipartimento Ambiente di Palazzo Zanca.
Francesca Stornante