1.966 votanti contro la cancellazione dell’isola pedonale, 466 a favore. Una superiorità schiacciante, un dato che non lascia tema di smentita. Il nostro, come sempre, è solo un sondaggio indicativo che comprende un campione ristretto di partecipanti. La volontà dei cittadini potrebbe anche essere diversa ma una cosa è certa: esiste una grande fetta di messinesi che l’isola pedonale la vuole eccome. E la manifestazione di sabato scorso ne è un’altra dimostrazione. La tendenza è stata la stessa sin dal primo dei cinque giorni in cui il sondaggio è rimasto aperto. Il numero dei contrari alla decisione del Consiglio comunale quadriplica quello dei favorevoli e la percentuale non è mai stata inferiore all’80 %, con punte anche dell’83 %, attestandosi alla fine all’81 %.
E, del resto, sono i consiglieri stessi a dire di essere favorevoli ad un’isola pedonale permanente in centro città, salvo poi bocciarla inesorabilmente. Si poteva anche non essere d’accordo con l’attuale isola pedonale, per carità, ma perché allora non confermare l’atto di indirizzo espresso dallo stesso Consiglio comunale lo scorso 27 febbraio? Da sempre era stata avversata la chiusura al transito di via dei Mille e via Giordano Bruno, con la giustificazione che si creavano problemi alla circolazione e si perdevano gli introiti dei parcheggi blu. Perché allora non confermare l’isola pedonale in viale San Martino, ampliandola fino all’incrocio con via Santa Cecilia? Alcuni dei 16 consiglieri hanno anche riespresso l’idea della “rambla” nella parte bassa di viale San Martino. Un’isola pedonale dal porto fino a via Santa Cecilia potrebbe persino risultare più bella di quella attuale. Qui si rientra nel campo delle opinioni.
Ciò che non è un’opinione, ma un dato di fatto, è che i consiglieri dicono di non essere contrari ad un’isola pedonale in centro, propongono un atto di indirizzo col quale ne chiedono lo spostamento sul viale San Martino, salvo poi autosmentirsi e chiederne la cancellazione, visto che si sceglie, in pratica, solo di ampliare leggermente piazza Cairoli. Sarebbe come, ad esempio, se parlassimo di isola pedonale in piazza Unità d’Italia, lì dove sono state chiuse le stradine circostanti per realizzare un’unica piazza più grande. Basta girare un po’ l’Italia, anche la Sicilia stessa, per capire cos’è in realtà un’isola pedonale e come migliori ovunque la qualità della vita dei cittadini. Giusto venire incontro alle esigenze dei commercianti ma giusto anche ascoltare la voce di quei messinesi, e sono tanti, che vogliono che questa città cambi in positivo e si adegui a chi ha già fatto passi in avanti. In questo momento Messina è una città particolare, è vero, che rispetto ad altre soffre soprattutto per i rifiuti in mezzo alle strade e la mancanza generale di pulizia. Una città pulita sarà il vero passo in avanti. Non vuol dire che, nel frattempo, si debba restare fermi su altri fronti.
(Marco Ipsale)