Sulla soppressione della Corte d’appello potrebbe aprirsi uno spiraglio a breve. Mercoledì 15 luglio infatti il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone incontrerà a Roma il ministro della giustizia Andrea Orlando.
Al vertice, che fa seguito alla mozione approvata dall’Ars ad aprile e che riguarda la ventilata soppressione delle Corti d’appello di Messina e Caltanissetta, saranno presenti anche il presidente della commissione regionale antimafia Nello Musumeci, i deputati regionali Giancarlo Cancelleri, Gianluca Miccichè, Giuseppe Lupo, i presidenti delle Corti d’appello di Messina e Caltanissetta Cardinale e Galluccio, il presidente dell’ordine degli avvocati di Messina Vincenzo Ceraolo ed il collega di Caltanissetta, il sostituto procuratore generale della procura di Caltanissetta Fabio D’Anna e Giovanni D’Angelo, procuratore generale di Messina. Una folta delegazione per ribadire al ministro Orlando le motivazioni di un “no” secco alla soppressione delle due Corti d’appello da parte del governo, così come chiarito dalla mozione votata dall’Ars nei mesi scorsi e presentata dal presidente Ardizzone.
Dall’incontro potrebbero emergere quelle novità che da tempo si attendono in riva allo Stretto o comunque un percorso che possa scongiurare la chiusura della Corte d’appello con conseguenze a catena.
"Suscita seria preoccupazione e allarme la previsione del governo Renzi e dimostra la totale incomprensione delle specificità e caratteristiche del territorio siciliano – è stato ribadito in Assemblea ad aprile- Il progetto di revisione peraltro, non fa cenno della specificità dei bacini di utenza che, in una Regione come la Sicilia, soffre di un grave deficit infrastrutturale cronico, come tristemente dimostra la cronaca di questi giorni. La chiusura di due o solo una Corte d'Appello nella nostra Isola non sarebbe una mera sottrazione aritmetica ma l'abbattimento di un presidio del servizio di giustizia, anche per l'impatto della criminalità organizzata per la conseguente soppressione degli uffici Dia e della Dda."
Ed è un “appello” corale quello che il 15 sarà portato all’attenzione del ministro dal presidente Ardizzone, dal presidente dell’antimafia Musumeci e dai colleghi deputati nonché dai magistrati e dagli avvocati. Attualmente sono 4 le Corti d’appello, per 5 milioni di abitanti ed il piano di razionalizzazione prevede la soppressione di Messina e Caltanissetta.
E se i riflettori il 15 si spostano a Roma nel frattempo a Messina i consiglieri comunali (ed avvocati) Piero Adamo, Antonella Russo e Giuseppe Trischitta hanno presentato alla presidente del consiglio comunale Emilia Barrile la richiesta di una seduta aperta da dedicare all’argomento.
“L’ipotesi di soppressione- si legge- appare immotivata, ingiusta oltre che dannosa per l'intero comprensorio messinese e della provincia. Da mesi gli operatori del settore giustizia, in primis ANM, Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e Sindacati di categoria, hanno inoltrato al Governo documenti relativi all'opportunità ed alla necessità di mantenere attiva la Corte d'Appello di Messina, senza ottenere risposta dal governo, che sta proseguendo nel disegno di “razionalizzazione”.
Alla seduta del consiglio Adamo, Russo e Trischitta ritengono sia indispensabile invitare il sindaco, la deputazione regionale e nazionale,i rappresentanti di ANM, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e personale amministrativo del settore giustizia, per impegnare la Politica a porre in essere ogni iniziativa utile al mantenimento della Corte d'Appello di Messina.
Rosaria Brancato