Aveva reclamato notizie con ogni atto e forma ma solo ieri, nel corso di una seduta della VII commissione consiliare, sono arrivate le risposte attese da parte del dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici, Antonio Amato.
Il consigliere comunale Libero Gioveni ne aveva chiesto la convocazione affinché relazionasse definitivamente sugli esiti delle verifiche statiche della struttura portante del viale Europa, specialmente dopo l'ultima voragine apertasi la scorsa settimana proprio davanti all'ospedale Piemonte.
Gioveni ha da sempre manifestato preoccupazione per l'obsoleto impalcato della centralissima arteria (soggetta per altro da decenni al gravoso e opprimente transito dei mezzi pesanti), tant'è che anche da consigliere circoscrizionale aveva chiesto e ottenuto l'esecuzione dei necessari controlli statici, poi posti in essere grazie ad una convenzione stipulata fra il Comune e la facoltà d'ingegneria dell'Università di Messina.
“Ma dei risultati di queste indagini – ricorda il consigliere – non si è mai saputo nulla”. E così ieri finalmente il dirigente Amato, con carte alla mano, ha spiegato nel dettaglio ciò che è stato fatto negli anni (nel contesto di un'operazione generale di monitoraggio di gran parte dei torrenti coperti dal costo complessivo di 500mila euro), affermando che i sondaggi sull'impalcato sono stati eseguiti nell'anno 2012 attraverso delle prove di carico a campione che, però, da un lato non hanno determinato conseguenze per la sicurezza, dall'altro hanno reso necessario degli interventi riparatori perché il viale Europa, insieme alla copertura della via Brasile, sono risultati i più critici. Prova ne è il fatto che il transito veicolare sulla centralissima arteria non è stato mai inibito, messo in discussione o limitato, seppur, appunto – afferma Gioveni – l'ammaloramento del calcestruzzo e del copriferro in alcuni tratti hanno dato il via agli interventi di manutenzione del sottoimpalcato che attualmente si stanno ancora eseguendo. Dai rilievi effettuati, inoltre – prosegue l'esponente Udc – si è potuto riscontrare che il costante deflusso delle acque ha provocato un'evidente erosione del manufatto e che, quindi, gli attuali interventi nelle spallette servono anche per regolamentare meglio il corso dell'acqua torrentizia”.
L'ing. Amato ha inoltre evidenziato che nel 2012 aveva redatto una mega-perizia sulla messa in sicurezza delle coperture di tutti i torrenti cittadini dall'importo di 18 milioni di euro, che consegnò all'ex sindaco Buzzanca affinché la trasmettesse al competente Ministero per la conseguente richiesta di finanziamento, ma ad oggi non si è saputo più nulla.
“Pertanto – conclude Gioveni – nel ritenermi soddisfatto per la tanto auspicata chiarezza mostrata finalmente da Palazzo Zanca sull'infinita vicenda delle verifiche statiche nel viale Europa, sarebbe opportuno adesso, alla luce anche della novità svelata dall'ing. Amato sulla perizia di 18 milioni di euro trasmessa a Roma 3 anni fa, conoscere se ci siano concrete speranze per portare almeno parte di queste risorse in città”.