Gli abitanti di Bordonaro Superiore (Contrada Germania, Contrada San Nicola, Contrada Ruvoli e Contrada Sivirga) non possono certo dormire sonni tranquilli, specie con le precipitazioni in corso. A segnalare il disagio è il consigliere del III quartiere Claudio Cardile che spiega: «l’unica via di fuga rimasta in caso di calamità è di fatto l’angusta Via Ernesto Cianciòlo che congiunge Bordonaro Superiore a Bordonaro Inferiore, stretto budello percorribile spesso solo a senso unico alternato, percorso abituale anche degli autobus di linea e, pertanto, sede frequentissima di ingorghi».
Una situazione che per Cardile si configura come una vera e propria emergenza di protezione civile, soprattutto a seguito dal cedimento di un grosso muraglione di pertinenza di un privato, ubicato nella Via Sivirga, in prossimità della Chiesa di San Pantaleone. «Il muro in questione, da qualche tempo, si è pericolosamente lesionato e inclinato, e i tecnici della Provincia Regionale di Messina, circa 15 giorni fa, non hanno potuto far altro che chiudere l’arteria stradale al transito veicolare, consentendone solo quello pedonale, intimando ufficialmente al proprietario di provvedere al ripristino dello stesso».
L’impraticabilità di questa strada va quindi ad aggiungersi a quella ben più nota e datata della Via Portone Militare (entrambe le strade si ricongiungono l’una all’altra all’altezza di Contrada S. Anna di Camaro), privando di fatto il villaggio di Bordonaro, e in particolare la parte più a monte dello stesso, dell’unica fondamentale via di fuga alternativa. Questa nuova emergenza è stata attenzionata in una recente seduta della Prima commissione con delega alla Protezione Civile della III Circoscrizione, cui ha fatto seguito un sopralluogo per constatare lo stato dei luoghi: la strada di fatto andava chiusa in quanto il suddetto muro, alto più di due metri, incombe in modo preoccupante sui passanti.
Il rappresentante di circoscrizione conclude rivolgendo a chi di competenza interrogativi più che legittimi: considerando questa nuova emergenza, come intendono le Autorità in indirizzo tutelare i residenti di Bordonaro? Come si spiega il totale disinteresse nell’affrontare l’annosa problematica della Via Portone Militare, strada di fatto chiusa da anni da una frana mai rimossa e da enormi quantità di materiale di risulta depositati pericolosamente lungo tutta l’arteria? Si può forse pensare di poter gestire situazioni di emergenza (non sono ancora stati ultimati i lavori di messa in sicurezza dell’alveo del torrente!) solo utilizzando la stretta Via Cianciòlo, in un territorio che negli ultimi anni ha visto una notevole espansione demografica? Per quanto tempo le due strade su citate dovranno restare chiuse al transito veicolare?
Rimaniamo sempre nel territorio di Bordonaro, ma ci spostiamo in zona torrente. La segnalazione, stavolta positiva, arriva dal consigliere Minutoli: i mezzi dell’autoparco municipale, stanno provvedendo alla raccolta e conferimento in discarica dei residui dei manufatti abusivi demoliti lo scorso marzo. La squadra sta provvedendo a rendere agevole il corso d’acqua, sistemando le briglie che erano sommerse da montagne di detriti e riempendo quei vuoti ove le stesse risultavano instabili. «E’ un buon lavoro, – spiega Minutoli – finalmente si comincia a rivedere il torrente. Le caditoie della passerella che dovrebbe essere demolita, sono state totalmente liberate e quindi capaci di assicurare un corretto deflusso delle acque.Ora però è il momento di unire le forze in attesa che ll’Assessore Scoglio nomini l’equipe di progettazione per
la redazione del progetto definitivo della strada di collegamento tra Bordonaro inferiore e Superiore.
Quest’opera risolverebbe definitivamente la questione poiché nel progetto preliminare, redatto dai tecnici
comunali dei quali facevano parte l’Arch. Sibilla (RUP) ed il citato Geom. Santo Crisafulli, comprendeva la messa in sicurezza del corso d’acqua e la protezione degli impianti di urbanizzazione insistenti all’interno dello stesso.Inoltre la nuova arteria stradale consentirebbe una viabilità sicura per i cittadini in qualunque condizione, agevolando sopratutto le vie di fuga in caso di calamità». (E.DEP)