Quando la pista ciclabile diventa parcheggio e le regole sono un optional

Il giallo della striscia tracciata sull’asfalto non scoraggia i messinesi. Se in una mattinata di pioggia bisogna trovare parcheggio poco importa che ci sia un divieto, un passo carrabile, uno scivolo per disabili o, come in questo, la pista ciclabile. Siamo di fronte all’Università e l’immagine non avrebbe bisogno di commenti. Una lunga fila di auto, tutte ordinatamente parcheggiate e non lasciate lì per una breve sosta, tutte rigorosamente ad occupare la corsia che sarebbe riservata a chi viaggia in bicicletta. Le cattive abitudini in città purtroppo sono dure a morire. Fino a qualche mese fa questo tratto di strada era Ztl e dunque si poteva regolarmente parcheggiare pagando il gratta e sosta. Oggi non è più così perché questo tratto che costeggia l’ingresso dell’Università è stato destinato alle biciclette, ma evidentemente solo sulla carta perché la gente continua a sostare senza preoccuparsi minimamente delle regole e purtroppo anche del buon senso. A quanto pare neanche la preoccupazione dell’occhio elettronico della Polizia Municipale che ogni giorno produce decine di multe scoraggia gli appassionati del parcheggio a qualunque costo.Purtroppo ogni giorno scene come questa si presentano sotto gli occhi di tutti. In via Garibaldi è praticamente impossibile trovare l’intero tratto di pista senza neanche un’auto lasciata lì da chi proprio non si abitua all’idea che si possono fare anche due passi in più a piedi per recarsi in banca, a comprare il pane o a sbrigare commissioni. Quella di oggi è solo l’ennesima conferma che sulle strade messinesi servono più controlli e più vigili urbani, perché sperare nello slancio di civiltà non basta. E se è vero che in una giornata di pioggia come questa magari i ciclisti non saranno tantissimi, è anche vero che se pure ce ne fosse uno solo oggi gli conviene evitare questo tratto di pista ciclabile divenuta parcheggio.

F.St.