Nessuna intenzione di abbassare la guardia. Emilia Barrile tiene i riflettori puntati su Messinambiente e prova a fare la radiografia alla gestione targata Alessio Ciacci. Continuano a soffiare venti di bufera sulla partecipata di via Dogali dopo il licenziamento dell’ex Direttore tecnico e Responsabile per la sicurezza Natale Cucè. A Palazzo Zanca non è ancora stata presa la decisione definitiva dopo il drastico provvedimento siglato da Ciacci che sembra aver colto di sorpresa un po’ tutti, anche l’amministrazione Accorinti. Pochi giorni fa sia il Sindaco che l’assessore Daniele Ialacqua hanno ammesso che si stanno valutando tutte le ipotesi e non si esclude un passo indietro, oggi l’ingegnere Cucè è tornato a Palazzo Zanca per fissare un nuovo incontro con Accorinti, ma al momento resta ancora tutto indefinito.
C’è però chi pretende chiarezza a tutti i costi. E non si accontenta delle risposte ufficiali del Liquidatore di Messinambiente che lo scorso venerdì ha rotto il silenzio dopo settimane incandescenti e ha fornito la sua verità sul caso Cucè, negando però l’accesso agli atti sia alla presidente del Consiglio comunale che all’amministrazione per motivi di riservatezza e per tutelare l’azienda nel contenzioso giudiziario che, stando a quanto dichiarato da Cucè, sarà inevitabile. Emilia Barrile è tornata a scrivere a Ciacci, ma anche al Sindaco Accorinti, agli assessori Signorino e Ialacqua, al segretario/direttore generale Le Donne, al ragioniere generale Cama, al dirigente del Dipartimento Partecipate Pagano, ai Revisori dei Conti. In una nota la presidente evidenzia che Ciacci non ha fornito alcuna spiegazione sui quesiti che riguardavano il ruolo, le funzioni e i compiti istituzionali del suo braccio destro Raphael Rossi, soprattutto nella questione Cucè. E «pur condividendo assolutamente la necessità da parte di MessinAmbiente di non pregiudicare il proprio interesse nell’ambito del procedimento che potrebbe essere intentato davanti l’autorità giudiziaria» chiede ulteriori chiarimenti sull’intera vicenda, alla luce del fatto che potrebbero esserci importanti ripercussioni sulle casse di Messinambiente e quindi del Comune, come anche fatto presente dai Revisori dei Conti in una nota in cui non citavano mai il caso specifico ma con un ovvio riferimento a quest’ultimo ciclone che ha travolto la partecipata. Per questo la Barrile chiede al Presidente della I Commissione Nicola Cucinotta di convocare il Commissario Liquidatore in adunanza segreta perché, in ambito secretato, possa rispondere e rendere edotti i Consiglieri comunali interessati dell’intera vicenda. Va dunque incontro alle esigenze messe in chiaro da Ciacci ma chiede che il Consiglio possa conoscere i dettagli della questione in modo da avere un quadro chiaro e preciso di quanto è accaduto e delle conseguenze che potrebbero sorgere.
La presidente Barrile vuole massima chiarezza. E non mollerà la presa fino a quando non ci saranno risposte esaustive su tutti i fronti.
Francesca Stornante