Questa mattina a Palazzo Zanca il commissario ha incontrato i sindacati per discutere della vertenza Atm e della critica situazione dell'azienda. Croce chiede tempo per esaminare le carte ma si dichiara pronto a chiedere i il pagamento immediato dei contributi statali e regionali.
Ieri è toccato a Messinambiente. Oggi riflettori puntati su Atm. Il commissario Croce non ha intenzione di mollare, la lettera intimidatoria recapitagli questa mattina (vedi altro articolo) non lo fermerà. Anche oggi ha lavorato sodo per riuscire a venire a capo di quelle che sono le emergenze messinesi da risolvere al più presto. Ha incontrato i sindacati di categoria che si occupano della delicata vertenza del trasporto pubblico cittadino, ne sono stati discussi i punti “caldi”, da affrontare nell’immediato, anche se il commissario ha chiesto tempo. Sta lavorando per conoscere la reale situazione degli ultimi due anni dell’Atm, per ciò che riguarda debiti, incassi, costi e personale. Solo dopo sarà possibile valutare il da farsi. Sta esaminando le carte, è in attesa della documentazione dagli uffici dell’azienda di via La Farina, almeno di quelli a disposizione, considerato che il consiglio comunale non ha mai approvato i bilanci. Per il segretario della Filt Cgil Pino Foti, quanto fatto dall’amministrazione Buzzanca ha consegnato al commissario una situazione disastrosa ed è dunque legittima la sua richiesta di tempo. I sindacati però temono che la situazione, già critica, possa degenerare ulteriormente e dunque hanno sollecitato un intervento immediato presso i governi nazionale e regionale.
Secondo i rappresentanti sindacali, Croce dovrebbe chiedere alla regione il pagamento della terza e quarta trimestralità e Roma e quello necessario per versare i contributi per i rinnovi contrattuali degli anni 2010 e 2011. Anche il consiglio comunale, però, dovrà fare la sua parte definendo il contratto di servizio tra comune e azienda, così da stabilire, finalmente, servizi e costi del trasporto pubblico cittadino. Il commissario è comunque pronto a intervenire. Chiederà all’assessore regionale all’economia Gaetano Armao i quattro milioni di euro che l’azienda attende e discuterà con il direttore generale dell’assessorato ai trasporti Falgares che tipo di intervento mettere in atto per salvare l’azienda. La vertenza Atm approderà dunque sui tavoli palermitani. Sperando che questa sia davvero la volta buona. (Francesca Stornante)
Giovedì, 27 settembre, 2012 – 14:36
C’e un anima pia che mi spiega a che pro si deve mantenere una azienda dove il prodotto e pari al collasso del trasporto pubblico, e che costa milioni di euro al mese ? Mi dite quale imprenditore manterrebbe una situazione simile ? Vorrei capire anche perche visto la legge fornero e visto che basterebbero un centinaio di dipendenti per la ventina di autobus che girano come mai non si metteno in cassa integrazioni gli altri ?