RIFIUTI SALATI. 4 associazioni dei consumatori scrivono all’Azienda territoriale di Barcellona per contestare le modalità di calcolo della Tariffa di Igiene Ambientale. Nella lettera, firmata da Giuseppe Abate, segretario di Adiconsum, Francesco Fede, responsabile di Federconsumatori, Francesco Sabatino, segretario di Adoc, Fulvio Capria, presidente di Confconsumatori, si legge che la tariffa ha raggiunto livelli ormai insostenibili. Ma c’è di più, le associazioni denunciano che: «gli importi richiesti da ATOME2 attraverso le bollette notificate ai consumatori comprendono anche costi di servizi non resi ai cittadini (es.: raccolta differenziata) ovvero resi solo parzialmente». Inoltre sempre dalla lettere emerge che l’Ato2 «applica l’imposizione dell’Iva del 10% sulla TIA, realizzando così una indebita duplicazione di imposta». Insomma oltre al danno della mancata fornitura di servizi, i cittadini subiscono la beffa di una tariffa molto alta, per giunta ricaricata di una tassa immotivata. Per questo motivo le associazioni concludono invitando e diffidando l’Ato2: «a ritirare le fatture già emesse e sospendere con decorrenza immediata l’ulteriore emissione e la notificazione di fatture per i periodi ancora non richiesti, provvedendo alla rideterminazione degli importi dovuti dai contribuenti attraverso la detrazione dei costi relativi ai servizi non resi ed all’importo dell’Iva, in quanto non dovuta».