I lavori di sbancamento sul Monte Rosa di Lipari sono regolari ?
A chiederselo è il Codacons, che ha deciso di rivolgersi alla Procura “per verificare se i lavori eseguiti siano conformi alla legge o se possano configurare le fattispecie punite dalle norme penali poste a tutela del paesaggio, delle aree naturali protette e per il deturpamento delle bellezze naturali.
-Si tratta – spiega l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del CODACONS) – di lavori che risultano effettuati all’interno dell’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zona di Protezione Speciali). I SIC sono aree tutelate sulla base di normative europee per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche; e le ZPS sono invece aree di protezione di uccelli selvatici migratori-.
“La Cassazione – continua l’avv. Cardile – ha più volte precisato che alle Zone di Protezione Speciale si applicano le medesime norme posta a tutela dei parchi naturali. Inoltre, secondo la giurisprudenza ha i siti di importanza comunitaria sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali. L’effettuazione di lavori – continua Cardile – non autorizzati o in difformità delle autorizzazioni date, ove accertata, nelle predette aree può comportare la pena della reclusione e la possibilità di disporre la confisca delle cose utilizzate per l’illecito e condanna a ripristinare l’area”.
“Le Isole Eolie, oltre ad essere inserite tra i siti di importanza comunitaria e protezione speciale individuati da precise direttive dell’Unione Europea – afferma Cardile- sono anche Patrimonio dell’Unesco e necessitano quindi di efficaci controlli. Ciò anche al fine di consentire le bellezze naturali delle Isole possano mantenersi integre, garantendo – in tal modo – anche l’economia turistica, che si basa proprio su bellezze naturali apprezzate in tutto il mondo-.
– Ecco perché – conclude -a seguito delle segnalazioni ricevute ci è quindi apparso doveroso richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria per far luce sulla vicenda”.