Si sentono abbandonati gli abitanti di Pezzolo, quelli di Cumia, quelli di contrada Locanda, a Gesso, si sentono abbandonati dall’amministrazione comunali, si sentono “isolati” dal resto della città. Un isolamento iniziato a seguito dei disagi creati dal maltempo degli scorsi mesi, che oltre a trascinare con sé terra, fango e colline, ha interrotto strade, ponti e via di accesso ai diversi villaggi del territorio. Tante le promesse fatte dei rappresentanti istituzionali, poche quelle che sono state mantenute, dato il continuo sommarsi di vecchi e e nuove emergenze.
Una “gara” fra chi si sente più dimenticato e di cui si considerano loro malgrado vincenti gli abitanti della zona sud di Messina, almeno secondo la Federazione Provinciale del movimento ‘Fascismo e Libertà’ . Il rappresentante del gruppo Salvatore Piconese, denuncia come ancora una volta, a pagare le peggiori conseguenze dell’immobilismo mostrato dall’amministrazione, i cittadini di Messina sud «spesso dimenticata da molti – afferma – e per lo più rivalutata solo per l’avvento dei centro commerciali».
«Si parla molto di scuole, di sicurezza al suo interno, per i nostri giovani, e invece già dall’esterno si intravedono le prima difficoltà di questa situazione – sottolinea Piconese. Come nel marciapiede nei pressi della Scuola Media -G.Martino- di Tremestieri – vedi foto – dove fanno bella mostra da mesi, le gabbie di cemento e reticolato che dovrebbero contenere in uno spazio i cassonetti della spazzatura, ma che invece andati distrutti dalle forti perturbazioni, ostruiscono il passaggio nel marciapiede lato mare che costeggia per l’appunto un arteria molto pericolosa, quale la strada statale 114, mettendo a rischio in primis la vita dei nostri ragazzi che frequentano l’Istituto scolastico che si colloca lì vicino, e per tutti i residenti del villaggio, i quali, a loro rischio e pericolo devono passare dalla strada poichè quel tratto e impedito dai blocchi di cemento sparsi qua e là».