E’ stato l’uomo su cui il Popolo della Libertà ha deciso di puntare fin da subito. Un Pdl “nuovo” dopo la spaccatura con la corrente ex An di Buzzanca, Nania e Formica, un Pdl che ha immediatamente fatto quadrato sul suo deputato nazionale che negli anni ha sempre lavorato bene per Messina anche da Roma. Enzo Garofalo iniziò ufficialmente la sua campagna elettorale il 19 maggio dall’auditorium Monsignor Fasola, una campagna elettorale che ha rispecchiato il suo stile e il suo carattere: sobria, senza colpi di scena, sorprese, senza polemiche e attacchi agli avversari. In queste settimane il candidato sindaco del centro-destra ha parlato molto di programmi e proposte, sottolineando sempre di non voler fare promesse ma soltanto di prendere impegni con una città che ha bisogno di tornare ad essere amata.
Come per tutti gli altri candidati, le drammatiche condizioni economiche di Palazzo Zanca hanno rappresentato uno dei temi caldissimi per Garofalo che fin dall’inizio ha garantito che la sua amministrazione si impegnerà al massimo, in caso di vittoria, per evitare la dichiarazione di dissesto della città. Sul fronte rifiuti il candidato del centrodestra ha garantito che riuscirà a portare la raccolta differenziata dal 7% al 70% in meno di un anno attraverso il porta a porta e poi la realizzazione di un impianto di pre-trattamento meccanico biologico che si potrebbe realizzare a Pace e piccoli impianti di compostaggio dislocati sul territorio. Garofalo ha proposto anche una città libera dal traffico attraverso una rimodulazione totale dell’attuale servizio di trasporto pubblico, a partire dal tram, e poi un sistema integrato che comprenda tutti i servizi, da quelli marittimi a quelli ferroviari. Ha parlato di Rada San Francesco e della necessità di liberarla il prima possibile e dunque dell’urgenza di ultimare i lavori del Porto di Tremestieri. Per una città migliore attenzione massima anche su sport e cultura che dovranno diventare settori trainanti anche per l’economia. Tanti gli incontri con la società, da alcune categorie di lavoratori protagonisti di vertenze al mondo delle associazioni che si occupano di disabili, attività sportive, cura degli animali. Nessun libro dei sogni per il candidato deputato del centro destra, lo ha ripetuto ad ogni incontro. Solo impegno, competenza e voglia di fare.
Un percorso, quello di Garofalo, scandito anche dal grande sostegno incassato nelle settimane che hanno condotto al voto. Pippo Isgrò e Sergio Indelicato ritirarono le candidature a sindaco per confluire nella coalizione, ad appoggiarlo anche Fratelli d’Italia e il Popolo dell’Avvenire. Cinque le liste della coalizione di centro-destra: SiAmo Messina, Fratelli d’Italia, Autonomisti per Messina, Popolo dell’Avvenire, Pdl., 480 candidati tra Comune e Quartieri.
LA NOSTRA DIRETTA
ORE 01.00 Enzo Garofalo lascia la segreteria per andare a trovare i suoi candidati al consiglio comunale. A dieci ore dalla chiusura delle urne non ci sono ancora dati ufficiali e definitivi e l’unico commento che il candidato del centro-destra si sente di fare a questo punto è “vediamo fino in fondo come va a finire”.
ORE 00.30 C’è aria di smobilitazione nella segreteria di Enzo Garofalo anche se si resta in attesa dei dati che continuano ad arrivare dalle sezioni. Davanti ai monitor per tutto il pomeriggio anche la famiglia di Garofalo. I figli Germana, Francesco e Alessandra, rispettivamente 24, 20 e 16 anni, non vogliono saperne di tornare a casa anche se papà Enzo ormai da ore continua a dir loro di andare a riposare. Hanno vissuto accanto a lui questa giornata difficile, sono delusi perché credevano che il risultato potesse essere diverso. Germana, da poco laureata in Giurisprudenza alla Bocconi di Milano, racconta che fin dall’inizio era stata contenta della scelta di suo padre perché vedeva contento lui. “Mi aspettavo una lotta un po’ più accesa tra Accorinti e mio padre, so per certo che lui ci credeva, ci teneva e ci sperava. E a questo punto si sente solo di augurare un in bocca al lupo a Messina. Raccontano queste ultime settimane di Enzo papà, “a casa non lo vedevamo praticamente mai, si è speso al massimo per questa campagna elettorale, tornava tardi la sera e si addormentava sul divano”. Per Alessandra sarebbe stato “un punto di riferimento sicuro per la città”. Più “arrabbiato” Francesco. Papà Enzo vuole che torni a casa perché domattina deve studiare, frequenta la Facoltà di Giurisprudenza. Anche lui è dispiaciuto perché vede dispiacere negli occhi di suo papà. Conoscendolo però i suoi figli non hanno dubbi: tornerà a Roma già tra qualche giorno e continuerà da lì a lavorare per la sua città.
ORE 22.45 Dati dalla segreteria di Enzo Garofalo
Felice Calabrò 50,14% Renato Accorinti 23,66% Enzo Garofalo 19,03% Maria Cristina Saija 2,66% Gianfranco Scoglio 2,60% Alessandro Tinaglia 1,90%
ORE 22.30 Inizia a profilarsi la possibilità della vittoria di Felice Calabrò già al primo turno questo il commento del deputato Nino Germanà: “Se i numeri sono questi mi auguro che vinca Calabrò già adesso perché la città ha scelto e vuole essere governata da Calabrò. Il ballottaggio farebbe perdere altro tempo che Messina non può permettersi. La nostra sarà un’opposizione responsabile e mirata solo al bene della città”.
ORE 21.45 Si erano parlati a distanza, poco dopo Renato Accorinti ha preso la sua bici e da via XXIV Maggio, suo quartier generale, ha raggiunto la segreteria di Enzo Garofalo. Si stringono la mano e si abbracciano i due che prima di tutto sono amici e lo ribadiscono a gran voce. Per il candidato sindaco di Cambiamo Messina dal Basso “la voglia di arrivare al ballotaggio non si spegne, ci speriamo ancora. Sono quì perché con Enzo c’è un rapporto umano importante che non scade per le idee diverse. C’è la correttezza e la lealtà, dobbiamo innalzare il livello della città e della politica e lavorare tutti per il bene di Messina. Non vengo qui per fare accordi, adesso non ci interessa questo, sono qui per salutare un amico”. Enzo Garofalo ricorda “ci siamo stretti la mano alla fine della campagna elettorale dicendoci che a prescindere di come sarebbe andata alla fine ci saremo tutti per il bene di Messina. Non ho mai pensato chi potesse arrivare al ballottaggio tra noi, ci abbiamo provato e entrambi continueremo a fare quello che abbiamo fatto anche se non saremo noi a governare per i prossimi cinque anni. Io e Renato saremo insieme ogni volta che si dovrà fare qualcosa per il bene della città”.
ORE 21.43 Renato Accorinti ha raggiunto la segreteria di Enzo Garofalo
ORE 21.20 Dati raccolti dalla segreteria di Garofalo
Felice Calabrò 46,76% Renato Accorinti 25,76% Enzo Garofalo 20,11% Maria Cristina Saija 2,77% Gianfranco Scoglio 2,74% Alessandro Tinaglia 1,91%
ORE 21.00: "Quando in campo non scende Silvio Berlusconi si perde, il dato è questo. Guardate cosa succede a Catania, dove Enzo Bianco è in vantaggio su Raffaele Stancanelli". Enzo Garofalo commenta così il dato che si profila, con la vittoria di Calabrò al primo turno. "Questo, ed il fatto che la coalizione uscente perde sempre. Questo vuol dire che la gente non è contenta di come si è amministrato il comune per cinque anni, e noi scontiamo questa disaffezione, nonostante l'evidente discontinuità con l'amministrazione Buzzanca" Accanto a lui, Nino Germanà annuisce. A lui va il merito di aver rifondato un partito sfilacciato. "Ma non è servito, basta guardare la distribuzione dei voti", spiega Roberto Nicolosi, candidato al quarto quartiere per il Pdl. Nonostante i "colonnelli" siano sempre più convinti della sconfitta, le truppe del Pdl ancora sperano. Se non nella rimonta almeno nel ballottaggio. Incredibilmente, nelle stanze della segreteria elettorale si tifa per il professore d'educazione fisica.
ORE 20.30 Le dichiarazioni di “simpatia” partite dal quartier generale di Garofalo non hanno lasciato indifferente Renato Accorinti. Scambio di battute a distanza tra i due candidati al momento al secondo e terzo posto. Si parlano da amici Enzo Garofalo e Renato Accorinti, ricordano un rapporto e un rispetto che prescinde dalla diversità ideologica. “Mi piace quando Renato mi chiama Enzo, tra noi c’è un rapporto assolutamente straordinario perché per entrambi al centro c’è sempre stata Messina. La nostra amicizia è nata dalla richiesta di sottoscrivere la proposta dell’autostrada del mare, con Renato ci sono più motivi di unione che di divisione e soprattutto nessuno di noi ha messo al primo posto l’interesse personale” ha dichiarato Garofalo. Alla domanda “Chi arriva secondo potrebbe godere dell’appoggio dell’altro?” nessuno dei due si sbilancia ufficialmente anche se i segnali sembrano di grande vicinanza.
ORE 20.15 Nella segreteria del Pdl anche il Presidente della Provincia Nanni Ricevuto. “Se Calabrò dovesse vincere al primo turno preferisco non fare alcun commento” dice scherzando il numero uno di Palazzo dei Leoni. “Se si va al ballottaggio tra il candidato del centro-sinistra e Renato Accorinti si apre più di uno scenario. Per prima cosa penso che anche a Messina potrebbe esserci un governo delle larghe intese come a livello nazionale, io lo auspico e lavoreremo per questo. Accorinti rappresenta il nuovo modo di intendere la politica, non l’antipolitica e bisogna prendere atto delle proposte di Cambiamo Messina dal basso e sposarle con grande grande rigore”. Alla domanda “Vi sentite vicini ad Accorinti?” Nanni Ricevuto risponde: “Perché no, io assolutamente si”. Commentando invece il risultato ottenuto fino a questo momento, anche per Ricevuto Garofalo paga il recente passato del Pdl messinese. “Garofalo non rappresenta la continuità, se la gente ha percepito questo non ha guardato bene alla nostra composizione. Il capro espiatorio è Buzzanca ma sta pagando Garofalo”.
ORE 20 dati raccolti dalla segreteria di Enzo Garofalo
Felice Calabrò 46,86% Renato Accorinti 24,51 % Enzo Garofalo 20,56 % Maria Cristina Saija 2,82 % Gianfranco Scoglio 2,96 % Alessandro Tinaglia 2,28 %
ORE 19.45 Non perde la sua pacatezza il candidato a sindaco Enzo Garofalo che alla luce dei risultati che giungono in segreteria, lo ricordiamo dal Comune ancora non ci sono dati ufficiali, in questo momento non ha comunque rimpianti perché “Sapevo di andare incontro ad una difficile competizione, l’unico vero dispiacere sarebbe stato non candidarmi per tentare di proporre i miei progetti e le mie idee per cambiare questa città. Se il trend si confermerà questo continuerò fare il deputato e a difendere e lavorare per Messina da Roma”. Anche per il candidato del centro-destra la coalizione sta pagando lo scotto della vecchia amministrazione Buzzanca. “Di certo siamo messinesi e non perdiamo l’amore e la voglia di cambiare questa città. Se resteremo fuori dal ballottaggio ci riuniremo per decidere come affrontare il secondo turno, per la mia opinione personale il cambiamento è Renato Accorinti”.
ORE 19.30 Prime impressioni a caldo. In casa Pdl l’umore naturalmente non è dei migliori. Per il deputato regionale Nino Germanà la coalizione sta probabilmente pagando la pesante eredità lasciata dalla vecchia amministrazione Buzzanca, nonostante il forte rinnovamento operato dopo la fuoriuscita della corrente ex An, e la spaccatura con la candidatura a sindaco di Gianfranco Scoglio.
Per l’ex assessore Dario Caroniti la vera sorpresa è il successo di Renato Accorinti. “Non avrei immaginato che la città potesse identificarsi con il No al Ponte in modo così massiccio. Per quanto riguarda il nostro risultato è ovvio che paghiamo ancora oggi l’accostamento con la vecchia amministrazione, ero stato molto critico con l’ex sindaco Buzzanca quando scelse di dimettersi, oggi ne sono ancora più convinto.
ORE 19 Secondo i dati raccolti dalla segreteria del parlamentare Pdl Enzo Garofalo queste le percentuali: Felice Calabrò 42,42%, Renato Accorinti 27,47%, Enzo Garofalo 20,50%, Maria Cristina Saija 3,42, Gianfranco Scoglio 3,13%, Alessandro Tinaglia 3,06%