Anche con l'arrivo del weekend non si ferma la striscia d'informazione scolastica promossa da "Il giornale degli studenti". Oggi è il Liceo La Farina ad aprire le sue porte, il LaFarina.News e Nicola Ialacqua di Blog34 ci descrivono quindi una campagna elettorale decisamente infuocata.
È finalmente ( o purtroppo ) arrivato il periodo che in molti aspettavano e che altrettanti temevano: il periodo delle elezioni. Nello specifico, questa settimana per due giorni i candidati hanno esposto i punti delle proprie liste. Ma prima di arrivare a questo argomento, è bene rivedere gli altri avvenimenti di questa settimana.
Innanzitutto, lunedì 13 al terzo modulo tutti gli studenti del La Farina si sono riuniti nel cortile della scuola per assistere all'inaugurazione dell'anno scolastico ( anche se forse un po' in ritardo ). Dopo il benvenuto alle quarte ginnasiali e il discorso della preside, hanno parlato diversi ragazzi, da quelli arrivati da poco più di un mese a scuola, a quelli che, anche se ormai già all'università, hanno voluto fare un piccolo saluto agli alunni, cosa che ha fatto non poco piacere e che ha risollevato il morale a tutti.
Novità di quest'anno, partita proprio questo martedì, è la radio “il Disinformatore”. La radio ha la funzione di aggiornare gli alunni sugli avvenimenti ultimi del La Farina, con annessi commenti soggettivi degli speaker. Questa radio, a detta dei suoi rappresentanti, non vuole sostituire il ruolo che ha già da tempo la radio ufficiale del La Farina, ma si propone come canale alternativo di informazione, come del resto lo è l'omonima pagina Facebook (questo progetto è nato proprio partendo da quest'ultima).
Il fulcro di quest'articolo però è, come già specificato prima, la propaganda elettorale, partita ufficialmente questo lunedì. La propaganda è stata suddivisa (per motivi di tempo) in due giorni: mercoledì per il ginnasio, giovedì per il liceo. Ogni candidato ha avuto a disposizione 5 minuti, per un totale di due ore complessive, anche se ovviamente il limite è stato sforato diverse volte per motivi che spiegherò più avanti. Passiamo quindi alla presentazione delle liste e ai loro punti fondamentali.
La prima lista è “Upstream –In direzione diversa”. Il sottotitolo spiega brevemente le fondamenta di questa lista: andare controcorrente, dare agli studenti una soluzione democratica e diversa dalle altre ad alcuni problemi della scuola e promuovere nuove iniziative tramite una corposa lista di punti, che adesso elencheremo. Cominciamo con il rifinanziamento: con esso si richiede, appunto, un rifinanziamento dei fondi scolastici (con annessi tagli ad attività inutili e poco frequentate ) per rendere alcuni servizi della scuola nuovamente gratuiti (come i libretti); segue la trasparenza dei bilanci, ovvero, questi ultimi come i verbali dovranno essere sempre consultabili dagli studenti ( punto che hanno in comune con altre due liste); il tutoraggio, ovvero che i corsi di recupero, essendovi dedicate poche ore, vengano tenuti volontariamente. Vengono riprese vecchie battaglie (come quella del contributo partecipato, proposta che consiste nel pagamento del contributo volontario solo se si hanno le disponibilità economiche e ovviamente il comitato dovrà far sapere come vengano spesi questi soldi) e vecchi progetti, come l'aula autogestita, rendendola utile tramite attività e dibattiti toccando anche argomentazioni come il No Muos. Altre proposte degne di nota sono il “restauro”del comitato (ovvero dandogli maggior peso e spazio), il book day (organizzare una giornata all'anno dedicata alla scrittura e alla lettura, costellata di corsi di scrittura, mercatini-scambio, facendo sì che gli studenti possano comprare il libro di un proprio compagno o barattarlo con il proprio e via dicendo), scelta del libro per l’incontro con l'autore ( anche questo in comune con altre liste ), le pareti d'arte (proposta che consiste nel posizionamento di pannelli sulle mura interne della scuola da disegnare e colorare, così da farla sembrare meno triste), orientamento universitario esteso anche per il secondo liceo ed un ultimo punto, il La Farina-Basile show: consiste nell'organizzare con gli studenti del Basile appunto uno “show”, formato da performance degli alunni, la recitazione di scene comiche e qualsiasi altra attività. Un progetto che si cerca di concretizzare da anni, ma… era necessario metterlo fra i punti? Un obiettivo del genere si può benissimo proporre dopo le elezioni.
Passiamo alla lista numero due: Sempre in lotta. Molti si sono lamentati di questa lista perché la scuola dovrebbe essere un luogo apolitico e apartitico, mentre loro fanno chiaro riferimento al collettivo Sempre in lotta, che agisce in tutta l'Italia. Non si contesta l’ideale che ognuno può seguire, né l’esporlo a scuola. D’altra parte, come vedremo, proporre un determinato programma a livello nazionale è diverso dal farlo in un singolo istituto. In qualunque caso, cominciamo subito con i punti: partiamo dall'abolizione del contributo volontario: esso non dovrebbe essere proprio pagato secondo loro, poiché la scuola deve essere assolutamente gratuita. Ma quando i fondi non arriveranno e nessuno avrà pagato il contributo, come faremo a permetterci le cose basilari come la carta igienica? La commissione paritetica è uno dei punti più innovativi a parer mio fra tutte le liste: esse sono formate da studenti (probabilmente questi saranno i rappresentanti di ogni classe) che hanno il compito di discutere dei metodi d'insegnamento e il miglioramento dell'attività didattica con i docenti interessati (si differenzia dall'organo di garanzia appunto perché in esso vi è un solo studente, mentre qui molti di più). Abbiamo poi la lotta per l'abolizione degli invalsi, massima partecipazione degli studenti alla vita politica della scuola (tutte le decisioni dovranno prima essere votate in assemblea di classe e accettate dall'assemblea d'istituto), sostituzione della materia “religione cattolica” con “storia delle religioni”, creazione di spazi autogestiti (ma non esiste già l'aula autogestita a soddisfare il bisogno degli studenti?), gratuità dei libri di testo (non per ogni studente ovviamente, ma tramite delle politiche efficienti del comodato d'uso) e la gratuità dei trasporti per studenti, lavoratori e disoccupati La critica principale che vorrei fare è questa: i punti quali l'abolizione degli invalsi e la sostituzione della religione cattolica, per quanto a mio parere siano giusti, sono sì utopistici ( e non irrealizzabili, come qualcuno ha frainteso), ma hanno bisogno di un processo molto lungo e combattuto per essere risolti. Anche appoggiando queste battaglie, è giusto metterle come punti fondamentali di una lista di un singolo istituto? Non sarebbe stato meglio lasciare spazio a progetti più “immediati” come quello presentato riguardo la massima partecipazione degli studenti alla politica studentesca?
Dopo questi quesiti, passiamo subito alla terza lista presentatasi al La Farina: Eleutheria. Punto che si distingue fra gli altri è sicuramente la raccolta differenziata classe per classe, fondamentale per una scuola più pulita e per far crescere gli studenti con una mentalità più “ambientalista” (così da evitare che essi diventino dei tipici messinesi medi). Abbiamo poi il bike day, attività direttamente collegata alla pedana bici, ovvero una giornata in cui tutti andremo a scuola in bici, assistiti da un posteggio adeguato per esse. Diversi punti invece li riscontriamo anche in altre liste, quali la rivalutazione dell'aula autogestita, l'estensione dell'orientamento universitario al secondo liceo, la scelta del libro per gli incontri con l'autore . Alcuni punti però ci hanno lasciati perplessi: lasciando perdere la festa d'istituto e i corsi di fotografia e primo soccorso (attività non direttamente collegate ad una lista, ma proposte da fare in seguito all'elezione come il La Farina-Basile show), vorrei soffermarmi sulla CartaEleutheria. Con questa carta, ogni studente potrà avere degli ingenti sconti su alcune attività commerciali. Attività commerciali però collegate fra loro non da un apparato solido, ma da una rete di “amicizie”, e quindi con una struttura molto meno stabile della carta dello studente, fornita dal Ministero dell'Istruzione, alla quale le attività commerciali si registrano e ricevono delle sovvenzioni per questi sconti.
Siamo arrivati così alla quarta ed ultima lista: Giustamente. Questa lista è stata definita “lista fungo” per un semplice motivo: nessuno se l'aspettava. Sono comparsi all'improvviso, e questa è una cosa meravigliosa, perché a parer nostro l'effetto sorpresa fa sempre più scena. Questa lista, come dicono gli unici due candidati stessi, si basa sulla semplicità: non pretendono né di andare controcorrente, né di rivoluzionare la scuola intera, ma cercano di partire dalle piccole cose per arrivare ai grandi traguardi, attraverso attività quali la pulizia dei bagni, che deve partire direttamente dallo studente, la valorizzazione della biblioteca e del giornale scolastico, e tramite progetti che abbiamo già visto, come la partecipazione delle seconde all'orientamento, feste d'istituto ed eventi sportivi. Una lista che ha messo in chiaro il suo pensiero, ma viene da chiedersi, considerata la sua improvvisa apparizione, l’esiguità dei membri e il tono abbastanza scherzoso mantenuto durante la propaganda, quale sia il suo ruolo rispetto alle altre.
È bene, prima di concludere l'articolo, soffermarsi su degli avvenimenti deludenti che dovrebbero farci pensare. Prima di tutto, la grande ostilità presente ovunque, sia fra le liste, sia fra i compagni. Diversi liceali, mentre parlavano candidati di età inferiore alla loro, hanno disturbato, parlato ad alta voce e infastidito la propaganda. È veramente triste vedere ragazzi maturandi, che dovrebbero fare da esempio ai più piccoli, comportarsi da bambini dell'asilo, facendo battute e prendendo in giro gli altri solo per l'età, perché molto spesso (e in questi giorni è stato dimostrato), i più piccoli sanno essere molto più intelligenti di coloro che si ritengono “grandi e maturi”, quindi sarebbe opportuno finirla con questa sorta di razzismo interscolastico e cercare di ascoltare sempre, soprattutto i più giovani.
L'immaturità di certe persone è anche sfociata nei soliti litigi a cui assistiamo ogni anno: domande minatorie alla fine o durante l'esposizione dei punti da parte dell'altra lista, accuse inutili e discussioni fin troppo accese che sono esplose in urla ed insulti. Quello che rende una scuola veramente vivibile non sono i corsi di recupero, le aule autogestite, la partecipazione alla politica. Quello che rende un candidato veramente ottimo non è la sua intelligenza, non il suo bell'aspetto, non la sua simpatia. È la maturità. Questo è l'unico punto che tutte e quattro le liste dovevano prefissarsi e che non hanno fatto. Il cambiamento deve sempre partire dal basso, dalle piccole cose quali i rapporti fra compagni e la solidarietà fra di essi, e non l'igiene dei bagni o la valorizzazione di una struttura. Smettiamola di parlare di grandi cambiamenti e grandi rivoluzioni, di andare controcorrente e di essere democratici quando in realtà non è possibile neanche parlare o mantenere una discussione pacifica. E con questa triste riflessione, si conclude l’articolo. Auguriamo un buon weekend a tutti, e alla prossima!
Nicola Ialacqua
Redazione Blog34