E' ancora tanta la preoccupazione degli abitanti della Valle del Mela per le conseguenze dell'incidente avvenuto in Raffineria tra venerdì e sabato. Anche perché dall'impianto continuano a innalzarsi dense colonne di fumo, stamane anche più intenso di ieri, e intravedersi bagliori di incendi. Si tratta di piccoli focolai alimentati dal vento, ancora possibili fino a che il combustibile non sara' del tutto esaurito o la cisterna svuotata. Intanto sono arrivati i primi risultati dei rilievi effettuati dall'Agenzia Regionale Per l'Ambiente, che parlano di valori "nella norma" L'ultimo dispaccio dell'Agenzia è relativo all'ultimo rilievo, delel 11 di oggi, e parla di valori nella norma, come nei giorni precedenti. Le centraline erano posizionate nei comuni di Milazzo, Valdina, San Filippo del Mela, San Pier Niceto e Pace del Mela, e rilevano la presenza e concentrazione di diverse sostanze nell'aria. La nota del direttore dell'ARPA Antonino Marchese è stata trasmessa ai comuni interessati.
E qualcuno non si fida. Come il sindaco di Pace del Mela, Giuseppe Sciotto, che ai è affidato ad un proprio esperto, il professor Ivo Allegrini, per acquisire e controllare dati, nonché "per una valutazione tecnico-giuridica dei dati e delle future prospettive". Insomma, il Comune di Pace pensa ad un'azione legale, se dovessero emergere conseguenze negative per la salute e l'ambiente. Il primo cittadino stamane ha chiuso le scuole in via precauzionale perché- si legge in una nota ufficiale del Municipio- non ha ancora ricevuto alcun chiarimento. Le maggiori contestazioni ai rilievi Arpa riguardano il fatto che le centraline non sarebbero tarate per rilevare i componenti della virgin naptha, il combustibile bruciato nel serbatoio Tk513z. Anche a Monforte San Giorgio e Gualtieri Sicaminò scuole chiuse in via precauzionale.
I primi cittadini hanno deciso di tenere le scuole chiuse anche domani, ed hanno chiesto in via formale indicazioni alle autorità preposte ai controlli. Anche il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, corre ai ripari, e stamane ha scritto all'istituto di Igiene dell'Asp messinese perché fornisca indicazioni in merito a rischi per la salute dei propri cittadini. Accanto ai tecnici dell'Arpa, ieri sono tornati a lavoro gli esperti incaricati dalla Procura di Barcellona di far luce sull'incidente. Per tutta la giornata di ieri sono stati effettuati sopralluoghi all'interno della Raffineria. A lavoro la commissione presieduta dal comandante del porto, capitano di fregata Matteo Lo Presti, coadiuvato dai Carabinieri, dall'unità operativa complessa di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell'Asp di Messina e dal consulente tecnico d'ufficio della Procura, un ingegnere esperto in progettazione di impianti petroliferi.
Per stamani , il Comandante Lo Presti ha convocato un tavolo tecnico con Vigili del fuoco, genico civile, demanio marittimo e regione, per fare il punto sulla situazione ed essere autorizzato a far riprendere gli ormeggi ai pontili dell'industria petrolifera.
Lo stesso capo del compartimento marittimo ha già autorizzato i piloti del porto a riportare le petroliere in rada dopo l'allontanamento di venerdì notte.
Alessandra Serio
ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 17.20