“Troppe discriminazioni alla corte del re Sole, chi sta vicino al Sovrano riceve privilegi e fette sostanziose di straordinari, gli altri, che già sono precari, devono elemosinare o protestare dietro la porta, inascoltati”. Clara Crocè ritorna sui temi del salario accessorio e degli sprechi di Palazzo Zanca, e lo fa insieme a Calogero Emanuele, Saro Contestabile e Peppe Previti. Cgil e Cisl insieme diffonderanno anche l’elenco dettagliato, voce per voce, sperpero per sperpero. Perché il problema non è solo lo spreco in sé, ma quando questo va a discapito di altri lavoratori, la fascia più debole, precari e contrattisti.
Così in conferenza stampa Crocè e Previti (Cgil), Emanuele e Contestabile (Cisl) hanno spiegato come Buzzanca in questi mesi li abbia ignorati, nonostante gli impegni presi, salvo poi dare briciole ai lavoratori sulle ore integrative, gettando sul tavolo un’ora in più a settimana, da 24 a 25.
Non è una guerra tra dipendenti, ma semplicemente il rispetto della dignità di tutti perché si dirottano somme di straordinari a chi già ha tanto a scapito dei precari a 18 ore. E’ Buzzanca, spiegano Cgil e Cisl a decidere con determina come distribuire 205 mila euro annui di straordinari. Ad esempio 49.500 euro vanno alla segreteria del sindaco, dove ci sono impiegati che accumulano fino a 550 ore di straordinari nonostante la normativa fissi un tetto massimo di 180.
Ma c’è di più: il nucleo di sicurezza del sindaco, 4 componenti, ha un fisso di 50 ore mensili straordinarie, riuscendo ad incassare 33.750 euro annui. Stiamo parlando di quasi 34 mila euro per soli 4 dipendenti quando per l’intero corpo di polizia municipale ne sono stanziati 46.500….
“A proposito degli straordinari del nucleo sicurezza- prosegue Clara Crocè- ci chiediamo, visto che Buzzanca è stato sindaco-deputato fino a pochi giorni fa e quindi ogni settimana impegnato a far la spola con Palermo, come mai queste persone abbiano accumulato tutte queste ore di straordinario, oppure come mai non li abbia fatti turnare in sua assenza….”.
Il personale del gabinetto del sindaco e del nucleo di sicurezza risulta poi anche inserito, e pagato, anche in altri progetti, dal Mistral al censimento, fino agli straordinari per il referendum. Insomma veri stakanovisti a fronte di chi da anni con 18 o 24 ore attende la stabilizzazione.
“E’ uno schiaffo per i lavoratori sapere che tra i privilegiati c’è chi in un anno porta a casa oltre 18 mila euro e ai precari si concede appena un’ora”, conclude Crocè. Ci sono poi le spese del fondo di rappresentanza, finite nei rivoli della festa dei nonni, delle mamme, le nozze d’oro e quant’altro, in inviti, targhe, catering, fiori.
“Ci chiediamo poi- dicono i sindacati- a chi è stato affidato il servizio da 4 mila euro per il maxischermo in piazza duomo per la finale degli europei”. Secondo le organizzazioni sindacali è possibile limitare gli sprechi e consentire l’integrazione oraria ai contrattisti.
“Noi non stiamo additando chi lavora- puntualizza Calogero Emanuele, Fp Cisl- ma anche i precari sono un pezzo dell’amministrazione e hanno gli stessi diritti degli altri. Non è possibile che c’è chi fa ore ed ore di straordinari ed altri per i quali da anni chiediamo la stabilizzazione. E’ questione di equità. La città è tappezzata dai manifesti elettorali di Formica che dice di lavorare 365 giorni l’anno. Ecco, noi ci preoccupiamo per chi, come lui, lavora così tanto, fa tanti straordinari, senza ferie e riposo. Anzi se Formica vuol rivolgersi al sindacato per far valere i suoi diritti siamo a sua disposizione…. Perché a fronte di chi fa un mare di straordinari ci sono precari a 18 ore che attendono risposte”.
Chi troppo e chi troppo poco, come risulta anche da una serie di determine dei singoli assessori che, senza passare dai tavoli di concertazione con i sindacati stanziano le somme per gli straordinari. Oppure il caso di Cetty Ferraù, sollevato in conferenza stampa, l’unica contrattista rimasta a 36 ore e che ha ottenuto anche quelle di straordinario. Cgil e Cisl hanno chiarito di non essere mai stati consultati.
Un capitolo a parte sono le spese per i dirigenti, c’è chi accumula fino a 120 mila euro l’anno. Sperperi e differenze saranno rese note dai sindacati con un elenco che allegheranno al sindaco Buzzanca insieme alla richiesta di un tavolo di concertazione affinchè tutti i dipendenti siano trattati allo stesso modo e per avviare una volta per tutte quel percorso di stabilizzazione previsto dalla legge 24 e che dovrebbe essere concluso entro dicembre, ma che, ormai viaggia in ritardo, e probabilmente non arriverà mai a destinazione. (Rosaria Brancato)