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Spiaggia di Mili trasformata in discarica: la Regione deve ripulire tutto

La spiaggia di Mili Marina trasformata in una discarica. Secchi di vernice, lastre di eternit, materiali di risulta di cantieri. Tutto sulla spiaggia, abbandonato in barba all’ambiente, al decoro, al rispetto. Tempostretto aveva raccontato questo degrado lo scorso 13 gennaio. Un cittadino indignato ed esasperato aveva immortalato la vergogna di quel tratto di litorale diventato terra di nessuno. Anzi, terra di incivili e cittadini sprezzanti delle regole. E attraverso il numero di Tempostretto 366.8726275 dedicato alle segnalazioni Whatsapp aveva denunciato una situazione non più tollerabile.

Di fronte a questo scempio il Comune ha deciso di intervenire. Il sindaco Cateno De Luca ha siglato un’ordinanza destinata all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente per segnalare la «situazione di pericolo per la pubblica incolumità e degrado ambientale derivante dall’abbandono di rifiuti speciali a Mili Marina».

Il sopralluogo dei vigili

Un’ordinanza che nasce da un sopralluogo effettuato lo scorso 20 gennaio dalla Sezione Ambiente della Polizia Municipale di Messina che aveva registrato esattamente la stato di pericolo e degrado di quella porzione di litorale. I vigili urbani hanno messo nero su bianco di aver rilevato “la presenza di una discarica di circa 500 mq, abusiva, di rifiuti speciali pericolosi consistenti in latte di pittura deteriorate (circa 50), lastre di eternit frantumato, materiale di demolizione vario ecc”.

Intervenga la Regione

Da qui la necessità di provvedere in tempi ristretti alle operazioni di rimozione e smaltimento dei materiali. Così è scattata l’ordinanza indirizzata alla Regione Sicilia, in quanto titolare dell’area. Il sindaco De Luca ordina agli uffici dell’assessorato palermitano di procedere entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti speciali abbandonati sulla spiaggia di Mili.
Se così non sarà il Comune è pronto a dare incarico a MessinaServizi, ovviamente facendo pagare tutti gli interventi alla Regione.