Continua l’estate di divieti a Santa Teresa di Riva dove il sindaco Cateno De Luca sabato mattina di buon ora ha fatto smantellare tutte le capanne presenti sulla spiaggia del centro jonico fino a quel momento “bonariamente” ignorate. Una punizione arrivata a seguito di una segnalazione riguardante un gruppo di ragazzi che avevano sradicato delle palme per utilizzare le foglie proprio come copertura di una capanna. Sabato pomeriggio delle strutture in questione non c’era più traccia nel territorio di Santa Teresa, così come aveva preannunciato il giorno precedente il sindaco sulla sua pagina facebook, dando la possibilità a chi avesse voluto di provvedere personalmente allo smantellamento della propria capanna. Qualcuno ha accolto il suggerimento, altri hanno preferito lasciare un ricordo a De Luca che, quando sabato mattina si è recato sulla spiaggia insieme al corpo della Polizia Municipale, ha trovato diverse capanne bruciate con i resti sparsi sull’arenile. Un atteggiamento aspramente criticato dal primo cittadino le cui decisioni in materia di spiaggia, però, hanno sollevato il malcontento dei santateresini e dei turisti in vacanza nel centro jonico. E’ lunga infatti la lista dei divieti che vigono nel comune per la stagione estiva: vietato portare cani in spiaggia, vietato pescare, vietato accendere fuochi, vietata la musica ad alto volume, vietato campeggiare o pernottare sulla spiaggia e, dulcis in fundo, vietato persino giocare: no a palloni, tamburelli, fresbee e simili. Ma la legge dovrebbe essere uguale per tutti ed è per questo, che dopo la decisione di smantellare le capanne, molti sono insorti chiedendo come mai non siano stati tolti anche tutti gli ombrelloni piantati in spiaggia. La politica dei “due pesi e due misure” non piace per niente ai cittadini. Via le capanne? Allora via anche gli ombrelloni. Ma la questione si fa più grande in previsione dell’imminente giorno di ferragosto quando, nella notte a cavallo tra il 14 e il 15 agosto, le spiagge della riviera jonica sono prese d’assalto dai vacanzieri “sporca e fuggi” che si accampano abusivamente per la notte e per i quali vige spesso la politica della tolleranza. Sarà fatto rispettare il divieto di accampamento e pernottamento in spiaggia o prevarrà una linea più morbida?
Giusy Briguglio