Si apre uno spiraglio nella vertenza scuola in salsa messinese, in atto per i troppi tagli effettuati dalla Regione nei posti di sostegno. L’Ufficio scolastico regionale si è impegnato a procedere, a partire dalla terza decade del corrente mese, all’incremento della dotazione dei posti di sostegno in deroga sin qui assegnati: è quanto emerso dalla riunione che si è tenuta ieri a Palermo tra i direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte e la delegazione provinciale, costituita dall’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Pippo Di Bartolo e dall’assessore provinciale alle Politiche sociali, Salvatore Schembri, nonché dal Provveditore agli Studi emerito della provincia di Messina, Gustavo Ricevuto, incaricato di esplorare ogni più tempestiva, congrua soluzione connessa all’incremento del numero di posti di sostegno in deroga, così come deliberato all’unanimità dall’apposita assemblea tenutasi recentemente nella sede della Provincia regionale. «La rivisitazione del contingente di posti di sostegno necessari ed ancora non assegnati – si legge in un comunicato diramati dall’Ufficio stampa della Provincia – contribuirà ad alleviare le note, gravi sofferenze che in atto impediscono la piena integrazione scolastica degli allievi diversamente abili, garantendone, nel contempo, la più completa fruizione del diritto allo studio». Oltre che dei posti di sostegno, durante l’incontro svoltosi nel capoluogo, si è discusso anche della «problematica connessa alla insufficiente e penalizzante dotazione provinciale delle diverse figure professionali appartenenti al personale ATA». Anche in questo caso sono arrivate rassicurazioni confortanti dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Altomonte, che ha manifestato «l’intendimento di ritoccare convenientemente gli originari contingenti assegnati». Parole e promesse che fanno ben sperare ma che dovranno essere verificate attraverso atti concreti.