Per il secondo anno consecutivo l’Effe Volley S. Teresa approda alla finale di Coppa Sicilia superando un coriaceo Apotema Pvt Modica in una gara entusiasmante che ha divertito il numeroso pubblico che ha gremito il Palabucalo. Una vittoria giunta in una delle giornate più difficili per la capolista del girone B della C siciliana che si è presentata al fischio d’inizio rimaneggiata e con alcune delle giocatrici principali con problemi fisici di varia natura.
Caristi, privo dei due liberi Rosa Letizia e Manuela Galletti, ha portato in panchina la giovanissima Giulia De Luca e si è presentato ai nastri di partenza privo Di Antonella Pedale e Fabiana Cannata. Ad aumentare la dose di “sfiga” le condizioni non perfette di Gabriella Girone, Valentina Cicala, Alessandra Maccarrone ed Alessandra Munafò con quest’ultima che ha recuperato all’ultimo minuto dopo tre settimane di inattività. Per tutta la gara il tecnico locale ha rinunciato ad un libero di ruolo ed ha giocato con una palleggiatrice e cinque universali facendo ruotare nel corso dei quattro set giocati tutte le effettive a sua disposizione e provando tutte le varianti di gioco praticabili per uno schema risultato alla fine vincente nonostante fosse la prima volta che le giocatrici santateresine si trovassero a giocare senza libero in una situazione di gioco per loro inedita.
Si partiva con Gabriella Girone in regia affiancata da Rosanna Irato, Ale Munafò, Andreea Serban, Alessandra Maccarrone e Pilar Miranda. Di fatto una centrale, un opposto e tre bande. L’inizio gara era traumatico per le messinesi che si trovavano subito sotto con un meno otto sul 1-9, poi reazione che diminuiva la forbice sino al 14-19 ma l’handicap iniziale risultava irrecuperabile e si chiudeva sul 20-25. Da registrare sul 15-19 l’ingresso di una centrale ( Valentina Cicala ) per una banda ( Andreea Serban ). Decisivi in questa prima frazione una serie di inusuali errori dal servizio. Nel secondo set si ripartiva con la Cicala in campo ma la musica era completamente diversa con le effine che riprendevano la partita in mano e facevano sentire la “ legge del Palabucalo “ recuperando “ il gap iniziale 3-6 e portandosi prima sul 16-11, poi sul 20-12 per un conclusivo 25-16. A metà tempo Serban faceva rifiatare Cicala, mentre sul finire entravano in campo Sonia Camelia e Giulia Leandri per Gabriella Girone e Rosanna Irato in una sequenza di cambi tattici. Il terzo set iniziava sempre con la coppia centrale Munafò- Cicala e vedeva una supremazia iniziale della compagine locale sino al 14-9, il vantaggio si erodeva grazie al recupero delle iblee che fruttava loro il 19-18, fattispecie che suggeriva l’ingresso in campo di Andreea Serban in luogo di Rosanna Irato ed allungo finale per il definitivo 25-22.
Nel corso del tempo ingresso di Giulia Leandri e Sonia Camelia. Nel quarto ed ultimo set Andrea Caristi confermava Andreea Serban. L’inizio non era dei migliori sino al momento del sorpasso ( 9-8 ), da allora in poi era un allungarsi per poi farsi riprendere e così si passava dal 14-11 al 14 pari, dal più 4 ( 19-15 ) al 19-19 per giungere al finale avvincente con l’arbitro protagonista ( in negativo ) della scena. Sul 21-20 chiamata toccata una palla lunga out dell’attacco modicano e così dal potenziale 22-20 si arrivava sul 21 pari. La cosa caricava Miranda e compagne che infilavano un tris per il 24-21. Punto Apotema per 24-22 ed attacco fuori di Alessandra Maccarrone visto toccato dal direttore di gara che decretava la fine di gara per il tre ad uno finale. Due episodi negativi che hanno condizionato il giudizio sulla direzione arbitrale salita sul proscenio anche per aver “ minacciato “ a più riprese la sospensione della gara per la rumorosità della tifoseria locale che aveva rispettato il regolamento vigente come in altre occasioni. Fine gara soddisfatto il trainer Andrea Caristi “ il primo test senza l’utilizzo del libero contro una squadra di caratura e tra le più attrezzate dell’intera C mi lascia più che soddisfatto per lo spirito di sacrificio e per la coesione del gruppo che ha voluto a tutti i costi centrare la finale di Coppa. Adesso mi rimetto nelle mani del bollettino medico del nostro responsabile dott. Milone per fare la conta dei superstiti dopo la lunga serie di infortuni accusata nelle ultime settimane.”
Esausta ma soddisfatta Alessandra Maccarrone: “Credo sia stata una delle vittorie più belle della stagione perché ottenuta col cuore e con la voglia di vincere di un gruppo che è riuscito a sopperire alla mancanza del libero. Un ringraziamento al pubblico caloroso che ci ha sostenuto dall’inizio alla fine.” Sulla paventata sospensione di gara arbitrale interviene il responsabile comunicazione dell’Effe Volley, Massimo Ferraro, che sottolinea “ la sportività del nostro pubblico che da tre anni ci segue con assiduità in casa e fuori e che segue alla lettera i dettami del regolamento che vieta l’utilizzo di impianti acustici fissi e/o amplificati e che proibisce il disturbo prima del fischio arbitrale e durante il time out. In tutta Italia si registrano l’utilizzo di tamburi o trombette ad aria basta seguire qualsiasi partita di qualsiasi campionato non vedo perché noi dobbiamo proibire di farlo ai nostri tifosi che ripeto hanno dato esempio di sportività in ogni angolo della Sicilia anche quando in alcune occasioni è stata mortificata la rappresentanza sportiva. Non intendiamo per il futuro subire atteggiamenti vessatori di siffatta natura perché riteniamo di operare nel giusto e perché in questi anni abbiamo impiegato notevoli risorse per avvicinare più persone possibili al mondo della pallavolo, attività che va in controtendenza con certi comportamenti”.