Il giorno dopo Messina-Adrano: la grande risposta del pubblico, la soddisfazione di Manfredi

Il giorno dopo Messina-Adrano è notevole l’entusiasmo in casa Acr. E’ felice Lello Manfredi, non solo perché oggi festeggia il compleanno. I numeri di pubblico sugli spalti del Celeste sono una risposta importante sul quel percorso che con grande coraggio l’imprenditore peloritano ha deciso di intraprendere. La gente, la tifoseria, crede in quel progetto di riappropriazione del club fortemente voluto dallo stesso Manfredi e da tutti quelli che hanno dato il proprio contributo affinché la società nata dalla ceneri dell’Fc Messina vivesse ancora.

2860 paganti sono un numero rilevante, al di là dell’effetto “ritorno al Celeste”. Circa 3mila complessivamente i presenti. Numeri sicuramente considerevoli per una partita disputata il 21 agosto: Coppa Italia e contro l’Adrano. Basti pensare agli spettatori che hanno assistito alle gare di Coppa Italia nazionale, come Chievo-Livorno e Cesena-Ascoli, in cui i paganti sono risultati essere poco più di mille. Dimostrazione della grande fame di calcio che si vive in riva allo Stretto. Un punto di partenza certamente significativo. Una base sulla quale costruire il futuro prossimo del Messina. La dimostrazione che rimanendo uniti, tutte le componenti, anche gli obiettivi più impossibili possono essere raggiunti. Che il bene comune deve prevalere sui piccoli interessi.

Chiaramente c’è ancora molto da lavorare, dal punto di vista societario e dell’organico. Dalla sfida di Coppa sono comunque emerse alcune indicazioni significative, in attesa che tutti gli atleti raggiungano uno stato di forma accettabile e la rosa venga completata. Dopo i primi minuti di gioco la temperatura molto alta ha inevitabilmente inciso. Ma il trasporto della curva sud, soprattutto in occasione dei calci di rigore decisivi, ha fatto rivivere vecchie emozioni per molti indimenticate. Domenica prossima con l’HinterReggio il pubblico è chiamato ad una nuova prova di fedeltà. La squadra avrà sulle gambe un’altra settimana di lavoro. Ancora troppo poco per la migliore condizione fisica. Ma come ha dichiarato il capitano Carmine Coppolo: vincere abitua a vincere.