La Pallavolo Messina perde la penultima gara interna cedendo al tie break alla De Seta Casa Cosenza. Partita combattuta, caratterizzata da una discreta intensità e da un andamento a strappi. Nel complesso sono risultate vincenti le maggiori motivazioni dei calabresi, ancora in lotta per la salvezza, mentre i giallorossi non sono riusciti a regalarsi una vittoria che potesse dare ulteriore prestigio ad un campionato comunque da incorniciare.
Gianpietro Rigano è costretto ancora una volta a dovere convivere con gli acciacchi che da settimane limitano il potenziale dell’organico peloritano. Indisponibile Saglimbene, il capitano Nicola D’Andrea in panchina solo per onor di firma. Pienamente recuperati Cannistrà e Boscaini.
L’inizio di gara è all’insegna di un sostanziale equilibrio, ma tra il primo e il secondo riposo Cosenza mette la freccia e pone un’ipoteca sul vantaggio passando dal 6-8 all’11-16. Di Fino martella ripetutamente, Cannistrà prove a correre ai ripari rispondendo per le rime, ma la De Seta Casa riesce a gestire il +5 e raggiunge lo 0-1.
Anche nel secondo set gli ospiti partono meglio e al primo time-out tecnico sono avanti (6-8). Cannistrà e un ace di Pagliara riportano il risultato in parità, una schiacciata di Muccio e un ace di Di Fino segnano il nuovo affondo ma si torna in parità sull’11-11. Porcello con una ace in battuta suona la carica, Galabinov replica ma con Cannistrà in battuta Messina vola. Maccarone schiaccia per il 13-12, due ace dello schiacciatore di Vibo “spostano” i padroni di casa sul 15-12. La compagine giallorossa trova lucidità e il muro avversario non riesce mai ad opporsi. Tocca a Boscaini schiacciare la palla del 25-21.
Si cambia campo e Messina si fa sorprendere ancora, iniziando anche il terzo set con l’handicap dello svantaggio di tre punti. La reazione arriva sempre con Cannistrà in battuta: Maccarone colpisce, lo schiacciatore ex Pizzo firma altri due ace in fila, un errore avversario determina il 7-6. Galabisov interrompe l’incantesimo e si va a riposo sul 7-8 calabrese. Di Fino torna a fare male, la ricezione di Messina si difende come può (nel complesso ottima la prova di Messana e Boscaini) ma al secondo time-out tecnico il tabellone dice 12-16. L’attacco peloritano non punge e Cosenza ne approfitta volando sul 17-25 con il punto decisivo del “solito” Di Fino.
Quarto set, solito copione: 2-5. Maccarone e Cannistrà avvicinano le squadre, Testagrossa e l’ace di Porcello definiscono l’11-7. Muccio fa la diga e quando può cerca il punto, un suo muro e a seguire quello di Galabisov fanno rosicchiare Cosenza (13-12), Bosco e un muro di Porcello trascinano Messina, che poi amplia pian piano il divario e con Cannistrà conquista il tie-break.
Si gioca per i due punti: Bosco affonda, Galabisov pure, il primo tempo di Testagrossa è letale. Nella De Seta si fa male il palleggiatore Andropoli, lo sostituisce il giovane Colarusso. Cannistrà firmerebbe il 3-1 ma arriva un chiamata incomprensibile dei direttori di gara che assegnano il punto a Cosenza. Messina torna ad essere confusionaria e i troppi errori offensivi portano gli ospiti sul +3 (4-7). Con Pagliara in battuta Messina riduce il distacco, grazie alla schiacciata di Boscaini e al muro di Porcello, ma sul 7-7 si fa beffare da una palla semplice di Colarusso. Da quel momento Cosenza prende il largo, proprio con il neo entrato Colarusso che diventa mattatore con due muri e con Di Fino che chiude i conti sull’11-15.
Per le statistiche Messina conquista il secondo punto nelle ultime cinque partite, perdendo la seconda gara interna culminata al tie (l’altra è quella della quarta giornata, il derby con Giarratana). Nessun dramma comunque in casa giallorossa, anche se il concomitante successo di Potenza a Reggio Calabria annulla di fatto ogni speranza di centrare il piazzamento playoff.