Salvo Cardaci e la sua Messana: “Nella prima parte di campionato rendimento altalenante”

Al termine della prima parte della stagione sportiva 2011/2012, l’allenatore dell’Handball club Messana, Salvo Cardaci, traccia un primo bilancio sul campionato della sua squadra, unica formazione siciliana a partecipare al massimo campionato di pallamano femminile.

Come giudica il campionato della Messana in questa prima fase? In questa prima parte di stagione la mia squadra ha avuto un rendimento un pò discontinuo, a dire il vero, alternando prestazioni di eccellente livello ad altre in cui non abbiamo giocato secondo le nostre reali possibilità. In gare importanti, poi, alcuni episodi sfavorevoli sui quali non intendo soffermarmi e le precarie condizioni fisiche di giocatrici fondamentali per il nostro gioco (Ceklic e il portiere titolare Piffer su tutte) ha finito con il condizionare il risultato finale, ma credo che la Messana ha mostrato fin qui un buon gioco d’assieme che mi lascia ben sperare per il prosieguo del campionato che vedo molto avvincente”.

Quale è la sua favorita per la vittoria dello scudetto e chi rischia la retrocessione in serie A2? Per quello che abbiamo visto sono tre le squadre favorite e cioè Sassari, Salerno e Teramo con organici competitivi e mentalità vincenti. Ad inizio di stagione sembrava lotta a due tra le campionesse in carica e le sassaresi di Pes, ma dopo gli ultimi acquisti di qualità anche il Teramo, a mio avviso, potrà legittimamente dire la sua. Per quanto riguarda le squadre che rischiano di retrocedere, invece, un gradino sotto le altre mi sembrano la neopromossa Badolato e il rinnovatissimo Nuoro. In ogni caso il campionato è ancora lungo e può succedere di tutto”

Dove può arrivare invece la Messana? Il nostro obiettivo non nascosto è quello di centrare quel quarto posto che ci possa permettere di disputare i play-off scudetto. Raggiunto il traguardo programmato, almeno si spera, proveremo poi a giocarci con serenità le nostre chance per non sfigurare davanti a “corazzate” sicuramente più attrezzate di noi, ma che ritengo non imbattibili”.