Fp Cgil: “Messina rischia di mortificare i suoi lavoratori mentre a Roma si pensa a tutti i precari siciliani”

“Se il Parlamento nazionale dovesse approvare l'emendamento presentato dal Segretario Generale dell'Anci Leonardo Misuraca, la delibera di stabilizzazione varata dalla Giunta Accorinti rischia di essere un boomerang per i lavoratori che saranno costretti a lasciare nelle casse della Regione Sicilia una parte del loro reddito: due ore settimanali per chi in atto gode di un contratto a 18 ore e otto ore settimanali per chi in atto gode di un contratto a 24 ore”. L’entrata a gamba tesa è della segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che torna a discutere della delibera con cui l’amministrazione Accorinti intende stabilizzare i precari con contratti a 16 ore, delibera annunciata come vera rivoluzione ma che al momento attende il parere dei Revisori dei Conti ma soprattutto il responso del Ministero. Mentre Messina però sta provando a tracciare una strada per i suoi storici precari, il parlamento nazionale, in queste ore, discute della situazione di tutti i precari siciliani e dunque la sindacalista Crocè e il coordinamento dei precari della Fp Cgil si chiedono con quali soggetti abbia, negli ultimi tempi, interloquito il Sindaco di Messina per adottare un provvedimento così drastico che taglia salario ai lavoratori. “Si ha l'impressione che la montagna voglia ad ogni costo partorire un topolino” commentano amaramente.

“L'emendamento ammesso dalla commissione bilancio alla Camera prevede la proroga dei contratti a tempo determinato fino al 30 giugno 2015, in deroga ad ogni limite o divieto posto dalla normativa vigente. Inoltre, per gli enti in dissesto o che abbiano adottato il piano di riequilibrio finanziario, la proroga è subordinata all'assunzione integrale degli oneri a carico della Regione. Per i processi di stabilizzazione la norma dovrebbe prevede, fermo restando l'esclusivo vincolo del rispetto del patto si stabilità, la deroga alla capacità assunzionale”.

La Fp Cgil e il coordinamento dei precari invitano Accorinti a rivedere la delibera che rischia di portare alla fame numerose famiglie messinesi e a farsi portavoce del disagio di tutti i precari della provincia di Messina che attendono con ansia l'approvazione dell'emendamento che potrebbe senza dubbio essere la base di partenza per la stabilizzazione dei precari siciliani.

Il sindacato e il coordinamento dei precari rilancia, ora più che mai, la partecipazione allo sciopero dei precari indetto dalle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 11 dicembre. “E' necessario alzare la voce per pretendere l'approvazione in parlamento della norma che possa finalmente consentire l'assunzione dei lavoratori con dignità”. La Fp Cgil lancia un appello alla deputazione nazionale: “In parlamento devono essere difesi i precari siciliani”.