“E’incredibile, discutiamo dal 2014 della stabilizzazione del personale precario e ancora oggi non riusciamo ad avere certezze in merito al calcolo sulla capacità assunzionale. Confusione, caos e accordi sottobanco che cambiano in continuazione. Sembra la tela di Penelope”. Appena dieci giorni fa la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè commentava così l’ennesimo rinvio sulla stabilizzazione dei precari di Palazzo Zanca e paragonava tutta la vicenda precari alla tela di Penelope, temendo però che il segretario generale Antonio Le Donne, non essendo Ulisse, non sarebbe riuscito a portare in salvo tutti i precari. Proprio sulla capacità assunzionale e su quei conti che sembrano non tornare mai in questo anno la Fp Cgil e l’amministrazione Accorinti si sono dati battaglia, nel mirino del sindacato soprattutto Le Donne, ribattezzato novello Mago di Oz per la sua capacità di fare “magie amministrative”, nel mezzo sempre la stessa questione che si trascina da oltre vent’anni e che ancora oggi è tutt’altro che chiusa. Adesso a gettare nuove ombre ci ha pensato il parere dei Revisori dei conti sulla delibera che la giunta comunale pochi giorni fa aveva esitato per definire il fabbisogno del personale, quindi stabilizzazione e nuove assunzioni. Il parere dell’organo contabile è stato favorevole sulla pianificazione del fabbisogno in termini di risorse umane che servono per il buon funzionamento dell’ente, ma non è stato così per l’intera delibera. A cadere è stata proprio la parte economica dell’operazione, la stessa che in questi mesi è stata oggetto di contestazioni e scontri. E la segretaria della Fp Cgil non resta in silenzio, anzi ancora una volta parte all’attacco. “Se il sindaco e il super segretario Le Donne avessero ascoltato la FP Cgil avrebbero evitato l’ennesima umiliazione ai lavoratori. Adesso ci piacerebbe sapere a quante ore saranno stabilizzati realmente i precari” dice Clara Crocè dopo questo parere dei Revisori che potrebbe rimettere tutto in discussione e che di certo non rappresenta il modo migliore per presentarsi di fronte alla commissione ministeriale a cui spetta l’ultima parola sul provvedimento confezionato dall’amministrazione. La Fp Cgil vuole sapere se l’amministrazione intenderà modificare in qualche modo il provvedimento o se si proseguirà su questa strada che già ha fatto saltare fuori i primi ostacoli.
Francesca Stornante