Il segretario provinciale del Pd Paolo Starvaggi grida al complotto e in serata arriva la nomina del “sub commissario” Tani Isaja.
Il Pd è ancora nel vortice e dopo le polemiche legate alla richiesta di dimissioni di Starvaggi ed alla sua presenza alla Leopolda a Firenze, si registrano nuovi capitoli della telenovela.
“La richiesta di commissariamento architettata contro di me non è andata a buon fine- scrive Starvaggi– io resto e rilancio”
Il segretario provinciale del Pd ripercorre le tappe della polemica, iniziata due settimane fa con la lettera firmata da 22 tesserati con la quale si chiedevano le sue dimissioni. La lettera era stata inviata anche a Zingaretti, al Commissario regionale Losacco, al Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia, ma non al “destinatario” dell’istanza.
Pochi giorni dopo è scoppiato il caso della presenza di Starvaggi alla Leopolda 9, convention che ha portato ufficialmente alla nascita di Italia Viva dopo la scissione dal Pd. Starvaggi ha spiegato di essere stato lì pochi minuti e di essere entrato per una serie di circostanze casuali.
“Ero a Firenze con mia moglie in quanto avevo acquistato i biglietti aerei prima della scissione e di non avere partecipato alla Leopolda per motivi di opportunità in relazione al ruolo rappresentativo che ricopro nel partito. Purtroppo sabato mattina per qualche minuto, nel tragitto a piedi verso il centro, sono passato dalla Stazione Leopolda, sostando tra l’ufficio stampa ed il piazzale laterale”.
Il segretario evidenzia poi come la richiesta di dimissioni, non inviata a lui, altro non è che un tentativo per commissariarlo e che l’intero procedere dei suoi avversari interni è irrispettoso e frutto di una congiura ordita contro di lui.
“La conferma l’ho avuta anche nell’incontro con i componenti dell’Esecutivo il pomeriggio del 29 ottobre. In tale incontro mi sono scusato con tutti per essere passato, ancorché solo per qualche minuto dalla Leopolda, in quanto, se lo avessi evitato non avrei dato modo che si potesse mettere in atto la montatura che ha colpito il sottoscritto e, quindi, anche il Pd. Subito dopo ho chiarito di non avere condiviso la scissione di Italia Viva e di volere provare a continuare a lavorare con loro per l’ulteriore rilancio del PD di Messina”.
Stando al racconto di Starvaggi i presenti, ascoltando le sue dichiarazioni, hanno compreso le ragioni ed hanno “derubricato” la lettera dei 22 in richiesta di chiarimenti e non già di commissariamento.
Praticamente hanno fatto marcia indietro. La riunione si è concluso con la decisione di procedere alla convocazione dell’assemblea provinciale, anche per uscire dal tunnel di polemiche che continua a riguardare i Dem.
“Subito dopo avere chiarito con il mio esecutivo e finanche con i soggetti che hanno condiviso il documento contro di me, ho inviato una nota al Partito Nazionale e regionale, per un contributo di chiarezza su una vicenda che mi ha creato profondo disagio ma che non ha fatto venire meno la mia volontà di continuare a servire il PD, di cui faccio parte sin dalla sua costituzione. Nella nota a Zingaretti ho anche evidenziato che ritengo sia indispensabile che il partito nazionale ed il commissario regionale intervengano sul documento contro di me che è stato loro trasmesso, tenendo conto della mia nota di chiarimento, assumendo le determinazioni necessarie al superamento delle contrapposizioni a cominciare con l’individuazione di un sub-commissario regionale per il tesseramento”.
Poco dopo la nota di Starvaggi segue il comunicato stampa del commissario regionale Losacco che annuncia che Gaetano Isaja è stato nominato subcommissario del Pd a Messina, evidenziando come l’ex assessore comunale abbia “tutti i numeri per svolgere al meglio il lavoro che lo attende nelle prossime settimane”.
Medico, classe 1961, Isaja è stato consigliere comunale di Messina dal 1994 al 2013 e ha ricoperto l’incarico di assessore dal 2005 al 2007. Dal luglio del 2018 fino a quattro mesi fa Isaja è stato anche vicesegretario provinciale del Pd.
Sulle dichiarazioni di Starvaggi interviene il deputato regionale Franco De Domenico: “Nessuna congiura, la nostra è una contestazione politica. La gente ha bisogno di chiarezza. Non si possono servire due padroni, nè si può accettare la protervia di chi sta con due piedi in una scarpa“
Non le manda a dire neanche il deputato nazionale Pietro Navarra, primo firmatario, insieme a De Domenico, della lettera dei 22 dem: “Leggo la nota dell’avv. Starvaggi- scrive Navarra- nella quale afferma che la richiesta di commissariamento avanzata nei suoi riguardi non sarebbe andata a buon fine. Avrà letto un documento che non conosco. Quello a cui ho aderito, insieme ad altri dirigenti del Pd chiedeva a lui le dimissioni ed ai dirigenti nazionali e regionali del partito di valutare eventuali provvedimenti da promuovere. Il Commissario regionale Losacco lo ha fatto“
A circa un mese dall’avvio del tesseramento in Sicilia, si arricchisce così la squadra regionale Pd in vista del congresso, mentre il commissario Losacco torna a sottolineare che “il Pd ha bisogno di aprire una stagione nuova, che premi il merito, la lealtà e una nuova democrazia interna, ma che innesti anche sul territorio forme di partecipazione quotidiana rimettendo al centro le persone, le loro idee e volontà”.
Losacco è in queste settimane impegnato in un tour delle province. La prima tappa è stata Messina, alla quale sono seguiti gli incontri di Catania, Palermo ed Enna.