Il quartetto ha presentato, in anteprima mondiale, "Meeting in Roccella", un progetto ideato da Vincenzo Staiano, direttore artistico del Festival
Ieri sera al Festival Internazionale del Jazz “Rumori Mediterranei” è stata la volta del Luke Stewart Quartet al Teatro . Il quartetto ha presentato, in anteprima mondiale, “Meeting in Roccella”, un progetto ideato da Vincenzo
Staiano, direttore artistico del Festival. Protagonisti di primo piano il contrabbassista Luke Stewart, star emergente del jazz statunitense, e il percussionista senegalese Dudu Kouatè, ormai figura di punta dell’Art
Ensemble of Chicago. Suo l’imprinting africano dato alla musica del progetto. Notevole il contributo dei due nuovi talenti italiani che hanno affiancato queste icone del jazz mondiale.
Raul Catalano, alla batteria, e Thomas Umbaca, al pianoforte, infatti, hanno saputo sviluppare un possente interplay con musicisti di grande statura come Stewart e Kouatè. Entusiastica la reazione del pubblico. Secondo set della serata all’insegna del hip-hop con Bardamu’ e K. Sparks. Il rapper statunitense, venuto da New York in esclusiva per Roccella, è riuscito a creare subito una certa empatia con il pubblico, coadiuvato dai fratelli Gino e Alfonso Tramontana che di fatto costituiscono il duo Bardamu’.
Questa sera, il Festival prosegue con un vero e proprio “summit” delle percussioni a livello mondiale. Apertura alle 21.15 con “The Africation” , un progetto che vedrà di nuovo protagonista Dudu Kouatè con il suo trio. Sarà un viaggio canoro sulle tracce dei griot, i cantastorie nomadi africani, che fanno parte della storia familiare del percussionista senegalese.
La serata sarà chiusa dal quartetto di Ronnie Burrage, figura di primo piano del percussionismo statunitense. Presenterà, in prima europea, il contenuto del suo ultimo CD “Holographic principle”, un progetto impregnato di musica jazz, soul e blues.