“E’ vero che Taormina ha sempre rappresentato la punta di diamante del turismo siciliano e non solo. Ma oggi ci troviamo di fronte ad una serie di problematiche che vanno al di là dei confini della nostra regione. E molte risposte sono giunte nel corso degli Stati generali, una iniziativa importante per mettere a fuoco una serie di tematiche legate all’industria turistica”.
La due giorni della scorsa settimana ha seminato una scia di speranza anche tra i politici taorminesi, come traspare dalle parole del capogruppo di minoranza Piero Benigni. La sua attenzione è puntata sul momento favorevole per l’industria delle vacanze, dettato da motivi contingenti. “Mi riferisco in particolare ai paesi nordafricani – spiega Benigni – che ci hanno dato la possibilità di recuperare tanto tempo perduto. In molti, visto il particolare momento storico, stanno preferendo altre mete, Sicilia compresa, anzi soprattutto. La speranza, adesso, è che ciò diventi un punto di forza per il futuro, cioè che ci conduca ad una economica più forte sotto il profilo turistico”.
Ma c’è un altro fattore da non sottovalutare e che porterà la Perla dello jonio alla ribalta mondiale il prossimo 26 e 27 maggio. “La scelta del Governo nazionale di Taormina per la definizione di un evento straordinario come il G7 – chiosa il consigliere – conferma che proprio il Governo nazionale ha puntato sulla Sicilia. E questa è una opportunità che non possiamo perdere. Gli Stati generale sono certamente propedeutici a nuove prospettive che forse si sono già aperte ma che vanno colte”. La valutazione di Benigni della due giorni sul turismo “è sicuramente positiva. Ed è stato importante che la Regione abbia puntato su Taormina – conclude – per la scelta degli Stati generali, inseriti anche nell’economia dei Beni culturali. Mi pare che questi due assessorati stiano lavorando nella stessa direzione. E ritengo che dai forum sia venuto fuori un lavoro che porterà risultati concreti”.
Carmelo Caspanello