«Nel 2022 è inconcepibile che una stazione ferroviaria non sia dotata né di scale mobili funzionanti né di un montascale o un ascensore per agevolare la mobilità di anziani e disabili. Quanto avviene nella stazione di Villa San Giovanni, divenuta snodo centrale per i viaggi in treno da e per il continente, non è degno di un paese civile». La denuncia è del deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca, il quale – dopo aver ricevuto un video da parte di una famiglia messinese – ha immediatamente deciso di scrivere a Rfi per sollecitare un intervento urgente.
«Ho provato una vergogna infinita nel vedere due donne con problemi di deambulazione dover raggiungere i binari attraverso le scale, assistite dai propri parenti, perché nella stazione ferroviaria di Villa San Giovanni non esiste una scala mobile, un montascale o un ascensore che consentano l’accesso ai binari ubicati ad un piano superiore alle persone con disabilità e mobilità ridotta».
«Nella lettera inviata a Rfi – spiega Antonio De Luca – chiedo espressamente un intervento celere, immediato, non ulteriormente procrastinabile, per mettere a norma la stazione di Villa San Giovanni, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali così come prevedono le leggi nazionali ed europee. Vanno garantite, e al più presto, le migliori condizioni di accesso ai treni senza attendere gli investimenti del pnrr, perché questi lavori andavano eseguiti da tempo e non è più possibile aspettare ancora».
«Non è tollerabile – conclude il portavoce pentastellato – che alle persone con disabilità o con mobilità ridotta non siano garantite le stesse opportunità di spostamento di cui godono gli altri cittadini. Resto in attesa della risposta da parte di Rfi e mi impegno sin d’ora a verificare l’evoluzione della gravissima situazione che persiste nella stazione di Villa San Giovanni. Vigilerò affinché si ponga definitivamente fine alle umiliazioni e alle discriminazioni nei confronti delle persone più fragili, a cui va tutta la mia solidarietà e vicinanza».