Ha fermato i poliziotti, disperato, vicino alla stazione ferroviaria di Messina. In un inglese stentato ed aiutandosi a gesti, ha raccontato che quattro “balordi”, pochi secondi prima, avevano provato a rapinarlo. Forse lo stavano seguendo. Con un coltello puntato al petto, gli avevano chiesto i pochi spicci che teneva nelle tasche e poi avevano provato a strappargli il borsello a tracolla.
La vittima è un ragazzo nigeriano ospite di un centro di accoglienza per richiedenti asilo. E’ stato lui stesso a dire agli agenti di esser infine riuscito a svincolarsi e a scappare. I poliziotti hanno velocemente avviato le ricerche e, in breve tempo, hanno individuato tre dei responsabili. Uno di loro, per tentare di scappare, si è persino nascosto sotto un’auto in sosta.
Si tratta di Antonio Calabrò, messinese di 33 anni, pregiudicato, Corrado Nastasi, originario di Torino, 43 anni, pregiudicato, Krisztian Koncz, ungherese di 22 anni. Gli ultimi due sono di fatto domiciliati in un dormitorio messinese. Per tutti loro è scattato l’arresto per tentata rapina e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati già portati in carcere a Gazzi. Gli agenti hanno anche recuperato l’arma utilizzata per mettere a segno la rapina: un taglierino che Nastasi teneva ancora addosso al momento dell’arresto e di cui ha provato, inutilmente, a disfarsi. (Ve. Cro.)