Reggio Calabria – Presentato questa mattina dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria il progetto Research Infrastructure Dìaita Lifestyle.
Si tratta della prima infrastruttura di ricerca dell’Università Mediterranea. Un programma di ricerca e sviluppo mirato alla valorizzazione non solo della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dall’Unesco dal 2010, ma di un vero e proprio stile di vita.
A presentarlo il Rettore Giuseppe Zimbalatti che ha sottolineato l’importanza della sinergia che ancora una volta l’Università sta generando col mondo imprenditoriale, in questo caso col comparto agroalimentare calabrese, con la Regione Calabria e grazie alla disponibilità finanziaria concessa gli organismi pubblici statali attraverso il Pnrr.
“Il progetto nasce all’interno del nostro dipartimento – ha affermato Giovanni Enrico Agosteo, Direttore dipartimento di agraria – che possiede al suo interno tutte le competenze necessarie. La dieta mediterranea non è solo uno stile alimentare ma un modello di vita che deriva dalla cultura composita calabrese che ha origine da tanti popoli. La nostra alimentazione è la più virtuosa rispetto al tema della salute e trova la sua completezza nei prodotti tipici del nostro agroalimentare”.
I dettagli del progetto sono stati spiegati da Mariateresa Russo, Prorettrice UniRC Grandi progetti e infrastruttura di ricerca e Responsabile scientifico della infrastruttura di ricerca: “L’infrastruttura è un programma di sviluppo e ricerca per dare vita a percorsi di sistema, sostenendo comparti come anche l’artigianato e percorsi di valorizzazione di aree marginali, dove ancora perdura questo stile di vita. Si mira alla creazione di modelli di sviluppo. Questo può costituire il nostro futuro”.
“La nostra è una terra con tanti prodotti igp e dop – ha spiegato – Gianluca Gallo Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione della Regione Calabria -, è la terra più bio di Europa e c’è un alto tasso di longevità grazie alla dieta mediterranea, con prodotti che fanno parte nostra cultura e stile alimentare. Questo progetto lo sposiamo e vogliamo sostenerlo per il rilancio economia calabrese. La nostra azione è finalizzata al mantenimento di un buon livello di salute. Inoltre, intendiamo creare opportunità, così che i giovani non siano costretti a lasciare la propria terra ma abbiano l’opportunità di scegliere”.
“Intendiamo – ha affermato Giusy Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria – salvaguardare specificità e identità legate al cibo e non solo, perché promuovere il progetto significa promuovere il territorio e la nostra appartenenza per cui promuoviamo la nostra cultura e le nostre tradizioni. Attraverso la ricerca rilanciamo la dieta mediterranea e quindi identità, costume e stile della vita. Abbiamo finanziato il progetto attraverso i fondi legati alla ricerca al dipartimento istruzione e alta formazione. Abbiamo investito 10 milioni di euro per promuovere innovazione e sviluppo del territorio ed ecco che nell’ambito dei 10 milioni, 400 mila sono stati destinati a questo progetto”.