Lavoratori di Messinambiente in protesta, confronto con Ialacqua e Ciacci

Il mancato pagamento dello stipendio di marzo è probabilmente stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Fatto sta che questa mattina i dipendenti di Messinambiente si sono presentati a Palazzo Zanca, prima si sono riuniti in assemblea sindacale, poi hanno aspettato di incontrare l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e il liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci per avere certezze su stipendi e su quale sarà il futuro assetto gestionale che si intende mettere in atto per risollevare le sorti della società che si occupa di rifiuti. Insieme ai segretari della Fp cgil Clara Crocè, della Fit Cisl Enzo Testa e dei rappresentanti aziendali Uiltrasporti, i lavoratori hanno chiesto garanzie e tempi certi su uno stipendio che hanno bisogno di ricevere prima delle festività pasquali. Purtroppo però a Messinambiente i problemi sono quelli di sempre e, nonostante l’impegno che il nuovo liquidatore e l’amministrazione comunale stanno mettendo, per superare le difficoltà ci vuole tempo e lavoro.

“Siamo molto preoccupati – hanno spiegato i sindacalisti – perché le emergenze sono sempre dietro l’angolo. Anche sul fronte raccolta negli ultimi giorni la situazione sembra essere peggiorata, in giro si vede parecchia immondizia”. Le evidenti difficoltà finanziarie in cui naviga la società di via Dogali, spingono tuttavia i rappresentanti dei lavoratori a mettere in evidenza la necessità di remare tutti nella stessa direzione: “Bisogna essere compatti – hanno affermato FP CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti – e operare insieme per puntare al salvataggio dell’azienda, pensando soprattutto al bene dei lavoratori. Siamo pronti a lavorare a fianco dell’amministrazione – hanno concluso – purché si faccia il possibile per garantire i livelli occupazionali e il servizio all’utenza”.

L’assessore Ialacqua e Ciacci hanno spiegato l’attuale situazione economica: lo scorso venerdì il Comune ha versato una prima tranche di risorse pari a circa 800 mila euro nelle casse di Messinambiente, altri 800 mila saranno trasferiti in giornata o al massimo domani. Ci sono però da pagare i contributi arretrati che già il mese scorso, un problema che si era già presentato il mese scorso e che, andando avanti così, rischia di bloccare puntualmente il pagamento puntale degli stipendi. Per non incorrere in sanzioni Messinambiente dovrà pagare al più presto i contributi arretrati e per questo si era ipotizzato di destinare la prima tranche versata dal Comune per colmare questo debito. I lavoratori però non vogliono sentire ragioni, temono di non riuscire ad avere i soldi in tasca prima di Pasqua, nonostante le rassicurazioni di Ciacci e Ialacqua. Alla fine si è deciso di valutare se è possibile pagare prima gli stipendi e poi pensare ai contributi. Soluzione che farebbe tirare un sospiro di sollievo agli operatori ma che lascia Comune e società a dover rincorrere sempre l’emergenza.

I sindacati hanno chiesto di attivare un tavolo di confronto permanente per valutare insieme le varie difficoltà che si incontrano sul cammino e trovare soluzioni condivise. Sia Ialacqua che Ciacci hanno ribadito la volontà di lavorare per far funzionare la società e i servizi, anche in vista delle novità che arriveranno sul fronte rifiuti, dalla costituzione della SRR, all’attivazione di iniziative come il porta a porta, fino alla realizzazione degli impianti. Ci sono dunque progetti a medio e lungo termine. Ci sono però anche i soliti problemi da affrontare. Senza dimenticare che su Messinambiente restano fortemente puntati i riflettori della magistratura che continua ad indagare sulle vecchie gestioni della società.

Francesca Stornante