Stop ai cantieri di servizi. Il grave incidente sul lavoro alla scuola Galatti che ha coinvolto uno dei tanti messinesi impegnati da poche settimane nei cantieri di servizi ha portato il Comune a fermare tutto. Almeno per il momento. Da questa mattina non si lavora. Il piccolo esercito di un uomini e donne con le pettorine arancioni che abbiamo visto in questi giorni in giro per la città oggi restano a casa.
Non si sa ancora per quanti giorni. «Una sospensione temporanea» spiega l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore. La decisione è stata siglata sabato dal dirigente del Dipartimento Servizi tecnici Antonio Amato. Oggi ci sarà un confronto con il dirigente Salvatore De Francesco che invece guida il Dipartimento Servizi alla persona e alle imprese.
Una sospensione voluta per avviare una serie di verifiche procedurali da parte dell’amministrazione comunale e degli uffici. Dopo alcuni giorni di silenzio da parte del Comune su quanto accaduto alla Galatti, ecco la decisione di bloccare tutti i cantieri evidentemente per provare a verificare cosa è accaduto e come hanno lavorato in queste prime settimane i cantieri di servizio.
Neanche un mese fa i quasi 500 ammessi nelle graduatorie avevano iniziato a lavorare dopo anni di attesa e rinvii. Decine di piccoli cantieri aperti, progetti del Comune finanziati con fondi regionali. Si tratta di progetti che spaziano dalla pulizia e manutenzione ordinaria negli stabili comunali, alla pulizia di aree archeologiche e spazi a valenza storico culturali, manutenzione decoro scalinate, cura delle fioriere e aiuole comunali, censimento dei giochi pubblici destinati ai bambini, manutenzione marciapiedi, pulizia tombini e tanti altri interventi. Per quanto riguarda le scuole, nelle schede compare una voce che parla di “manutenzione scuole centro nord” e “manutenzione scuole centro sud”.
Adesso saranno le verifiche a stabilire cosa è accaduto alla Galatti e se quell’operaio stava svolgendo un lavoro che effettivamente poteva rientrare in quelli previsti in misure come i cantieri di servizi. Cantieri che, ricordiamo, nascono come misure di contrasto alla povertà perché puntano alla “promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale”. Non si tratta di operai specializzati, non si tratta di lavoratori attrezzati per certe tipologie di interventi.
Tra chi in queste settimane ha lavoratori nei cantieri di servizi lo sgomento è tanto. Chi ha scelto di partecipare ai cantieri di servizi lo ha fatto soprattutto per bisogno. Si tratta di un impiego per 3 mesi, senza rinnovo, per un massimo di 80 ore mensili. In tanti hanno raccontato di aver dovuto acquistare attrezzi da lavoro per conto proprio perché pettorina, casco e guanti forniti dal Comune non erano sufficienti. «Come sempre doveva accadere qualcosa di grave per rendersi conto che le cose non vanno» dice uno di loro che però chiede di restare anonimo.
Intanto però da oggi ci si ferma. I cantieri di servizi a Messina sono sospesi.
Francesca Stornante