“Anche oggi umiliati, derisi e illusi. Dove sta la differenza?”. E’ lo striscione che campeggia da tre settimane a palazzo Zanca e che stamane sarà consegnato ad Accorinti o a un suo rappresentante. “L’intento è quello di rigirare l’interrogativo al sindaco affinché lo custodisca, in attesa che sia lui stesso a rispondere, con i fatti e non con le parole, dimostrando a noi ed a tutti dove sta la differenza, visto che, forse perché purtroppo contagiati dalla stessa confusione che regna sovrana a Palazzo Zanca, non siamo capaci di darci da soli una risposta”.
Parole dei 32 vigili concorsisti, che oggi pongono fine al presidio, riservandosi di valutare forme più incisive di protesta. Quella in corso, infatti, è considerata ormai inutile e non ha prodotto i risultati sperati. Anzi, la confusione regna sovrana e “la nostra presenza risulta ormai quasi scontata, siamo invisibili e indifferenti ai più”. Tra i più c’è anche il sindaco. “Abbiamo constatato, con estrema amarezza, come il primo cittadino nel suo andirivieni dall’ufficio di gabinetto, quando in condizione di fermarsi un attimo, alle nostre legittime domande non risponde ma anzi ribatte in maniera da lasciarci quantomeno interdetti, visto che si limita ad enumerare le lodevoli battaglie dei suoi ultimi 40 anni, per le quali da cittadini messinesi sicuramente lo ringraziamo ma alle quali purtroppo, anche per motivi anagrafici, non abbiamo potuto partecipare. Eppure, peraltro un anno e mezzo fa, anche la nostra questione a suo dire, doveva diventare una delle sue battaglie”.
Ma quali sono le notizie concrete sulla loro situazione? “Il contrasto tra le informazioni che trapelano è disarmante – concludono i 32 vigili –. Segnaliamo, ad esempio, come in commissione ad opera del segretario generale sia emerso che, per dar seguito al progetto di cui all’articolo 208 del codice della strada, il mese indicato risultava essere aprile. Sempre nella stessa commissione poi, veniva prospettata l’eventualità di un ulteriore concorso. Al contempo però, nei corridoi, veniva puntualmente smentito tutto, paventando non più il mese di aprile per dare esecuzione al progetto ma i mesi di giugno o addirittura luglio. Veniva inoltre dichiarata l’impossibilità per il Comune di Messina, a causa di norme nazionali, di effettuare concorsi per almeno i prossimi 2 anni. Come se non bastasse a rendere l’idea dell’assoluto caos informativo nel quale siamo immersi ormai da mesi, in sede di concertazione sindacale, solo pochi giorni dopo, tornano ad essere fattibili i concorsi”.