Il Porto di Villagonia non si farà. A stabilirlo è stato il Soprintendente ai Beni Culturali di Messina Rocco Scimone che durante la conferenza dei servizi che si è tenuta nel Palazzo Municipale di Taormina ha bocciato i progetti presentati dalla Russottfinance e dalla K-Tourism perché la baia rientra tra le aree ad alto interesse paesaggistico.
Il punto in breve. Nel 2004 la RussottFinance presentava un progetto per un porto turistico a Villagonia: una diga di 834 metri contro la quale si alzarono subito le voci di disaccordo degli ambientalisti. Il progetto non rispettava il Piano paesaggistico ambientale e fu bocciato dal Consiglio regionale dell’Urbanistica. L’anno successivo se ne tornò a parlare, il piano aveva subìto delle modifiche, ma non sostanziali. Nulla di fatto dunque fino al 2010, quando si riaprì l’iter. C’è un altro progetto sul porto, quello presentato dalla K-Tourism – prima bocciato, poi riammesso dal Tar di Catania. Entrambi, nel novembre dello stesso anno, vengono stoppati in conferenza dei servizi. Il caso è archiviato, con buona pace degli ambientalisti e l’accordo tra i comuni di Taormina e Giardini. L’allora sindaco Mauro Passalacqua dice no definitivamente alla cementificazione nella baia di Villagonia, si preferisce la realizzazione di un approdo leggero stagionale che non alteri gli equilibri territoriali e ambientali. Nel mese di maggio scorso, invece, il progetto del porto torna in auge e dopo la convocazione dell’Assessorato regionale al territorio si tiene l'ennesima conferenza dei servizi che dovrebbe essere anche l'ultima.
Gi. Br.