La storia di Filippo Cogliandro è una bella storia, una di quelle che supera tutti gli ostacoli e va verso la luce. E’ la storia di uno chef e di un uomo reggino di nascita e di carattere. Una personalità eccentrica la sua, tutta volta alla costruzione dei suoi progetti che spesso coincidono con quelli di un’immagine positiva per la città di Reggio Calabria. Una storia di coraggio e non di riscatto che lo ha visto denunciare il racket locale e difendere con tutto se stesso il ristorante e la dignità personale.
Conosciuto in tutta la nazione per la sua ricerca culinaria e per la simbiosi che ne ha fatto con l’arte. L’ultimo evento La cena Dalì ha visto, infatti, un magnifico connubio tra le due forme riscuotendo un successo, addirittura internazionale. Lo chef Cogliandro, però è riuscito a vincere anche battaglie sociali combattendo in prima linea contro il sistema del pizzo. Lo ha fatto con uno strumento essenziale, la denuncia e una qualità fondamentale, il coraggio tipico del popolo reggino.
Raggiunto nel suo ristorante Filippo Cogliandro ci ha raccontato, visibilmente emozionato, dell’uscita del suo libro Io, chef per la mia terra scritto a 4 mani con lo scrittore Oreste Paliotti, romanzo che racconta la sua storia personale e lavorativa. “Intanto inizio con il ringraziare la straordinaria professionalità di Paliotti. E’ riuscito a raccontare la mia storia come non avrei mai creduto. Guardandomi indietro vedo quello che ero e quello che oggi sono diventato. Un’esperienza che mi ha fatto ripercorrere momenti intensi, momenti che avevo persino dimenticato. Momenti di gioia, ma anche di dolore che comunque mi sento di ringraziare.”
La passione per la cucina gli ha fatto superare grandi prove, la più significativa essersi ribellato alla ‘ndrangheta appunto, seguendo l’esempio di suo padre che già anni prima aveva fatto lo stesso. Vincitore del premio Paolo Borsellino è, anche, ideatore del progetto “Le cene della legalità”. Gli abbiamo chiesto qualche volto della città di Reggio Calabria sta portando in giro per il mondo “quello della Calabria autentica, terra di eccellenza. Terra di gente per bene che ha spirito imprenditoriale e sa dare l’anima per il proprio lavoro”