Anche sulla vicenda Casa Serena a quanto pare c’è stato qualcuno che di giorno cuciva e di notte disfaceva tutto il lavoro svolto, esattamente come faceva Penelope per evitare di sposare uno dei Proci che avevano invaso casa sua in assenza di Ulisse. Il paragone alla celebre opera di Omero è della segretaria dell’Orsa Servizi Francesca Fusco che dopo l’ennesimo incontro con l’amministrazione prova a disegnare il quadro dell’attuale situazione, partendo da una certezza: ad oggi ancora non c'è nulla di definito, tutto interlocutorio, si perde tempo in unitili contrapposizioni piuttosto che risolvere il problema.
“Lasciare un vuoto politico sulle tematiche sociali da la possibilità agli azzeccagarbugli del palazzo di sintetizzare prospettiva amministrativa-politica e far nascere un mostro a più teste che non tenga conto della giustezza sociale ma di logiche in continuità col passato che mirano a tutelare gli interessi di pochi piuttosto che i soggetti deboli della nostra società. Riteniamo incomprensibile la ratio con cui l'amministrazione ha stilato l'elenco delle professionalità che dovrebbero restare a Casa Serena, insufficiente in termini di numero e poco attento alla qualità, all'anziano come utente, crediamo che per avere un servizio almeno sufficiente debbano essere non meno di cinquanta i lavoratori in forza. La centralità della scelta amministrativa sarebbe dovuta essere l'anziano e le sue esigenze, non l'imperante dio risparmio” scrive la sindacalista.
Per evitare lo sfascio totale di Casa Serena, definita da tutti il fiore all'occhiello di questa città e per inchiodare l'amministrazione alle sue responsabilità, l’Orsa ha dunque messo nero su bianco una serie di richieste indirizzata all’amministrazione: stilare un protocollo di intesa che incornici tutti i passaggi relativi ai trasferimenti dei lavoratori in altri servizi e l'eventuale rientro nella struttura di Montepiselli; garanzia di ricollocazione per tutti gli operatori; trasformazione del contratto da part time a full time; certezza su quali siano gli standard qualitativi riservati agli anziani all'interno della struttura.
“Quali saranno le risposte a tutti queste richieste non è dato sapere, si aspetta un'altra convocazione, un altro tavolo, unitario, separato, non si sa, l'auspicio é che sia risolutivo.
La tela di Penelope si tesseva di giorno e si scuciva di notte, anche questa vertenza ha le medesime caratteristiche, di giorno alcune informazioni, l'indomani altre, il tutto per strane alchimie.
L'Orsa non ci sta a questo modus operandi e qualora uno dei lavoratori dovesse rimanere senza occupazione alzerà le barricate.
Per la sindacalista l'unico dato certo che proverà a far tirare un respiro di sollievo ai lavoratori é che il vicesindaco Signorino ha indetto un tavolo tecnico con il ragioniere del comune Cama per il piano di rientro dei lavoratori di Casa Serena giorno 30 giugno alle 12.30.