Replica su replica, rettifica dopo rettifica, sembra ancora lontana dal quinto atto la vicenda tutta interna a Sel che vede contrapposti i circoli di Sel e la Segreteria Provinciale. Il attesa del pronunciamento del Coordinamento Regionale, chiamato in causa dopo la sfiducia al segretario provinciale Salvatore Chiofalo votata domenica scorsa da un’assemblea auto- convocata di Messina e Provincia continuano a scambiarsi battute al vetriolo a mezzo stampa. Dopo il comunicato della Segreteria Provinciale che dichiarava non valida la mozione di sfiducia nei confronti di Chiofalo, i circoli cittadini non tardano ad inviare a mezzo stampa alcune precisazioni:
“Si intende sottolineare la completa legittimità dell’assemblea, nella sua composizione e nell’esito che ne è derivato, essendo stati convocati, con congruo anticipo, tutti i componenti in carica, aventi quindi diritto al voto, con email inviata dall’indirizzo ufficiale del partito in data 10/06/2013. Nella nota inviata da Chiofalo si elencano in calce nominativi di esponenti di altre organizzazioni e “attivisti” del partito, come suoi sostenitori, “dimenticando” di riportare che degli stessi, non solo molti non sono tesserati ma, se anche lo fossero, non avrebbero diritto di voto in Assemblea provinciale in quanto non facenti parte dell’organismo. Altri componenti ivi citati, invece, pur essendo, oggi, tesserati di Sel Messina, sono decaduti dalla carica di componenti l’Assemblea Provinciale , non avendo rinnovato la tessera al 31/12/12, per come prevede lo statuto di Sel.
Da quanto sopra esplicitato deriva che solo e soltanto sette, dei ventisette nomi riportati in elenco da Chiofalo, avessero diritto di voto e, come tali, sono stati convocati (Barresi Santi, Barresi Giuseppe, Chiofalo Salvatore, Costa Domenica, Lo Cascio Pietro, Mangiapane Giuseppe, Mastrolembo Francesco). Ergo, se anche Chiofalo e i suoi sette sostenitori delegati si fossero presentati, l’Assemblea, in forza della maggioranza, avrebbe comunque sfiduciato l’ex coordinatore, con 9 voti favorevoli su 16. Inoltre si vuole sottolineare come il documento di sfiducia firmato dai soli componenti dell’assemblea provinciale di SEL Messina sia sostenuto dalla totalità dei circoli della costa Jonica (Scaletta, Giardini,Roccalumera, Limina).
Secondariamente, si fa rilevare, giusto al fine di evidenziarne il modus agendi abituale, che l’ex coordinatore si ammanta di vergare siffatto “comunicato” su carta intestata recante il logo della “segreteria provinciale”, con sede in via S. Paolo dei Disciplinanti, 21, Messina; “dimenticando” però che essa non è più esistente, né nella forma ( i locali, in affitto, sono stati restituiti), né nella sostanza, posto che della vecchia segreteria provinciale (originariamente composta da: Giulia Zuccotti, Tonino Cafeo, Beniamino, Ginatempo, Peppino Restifo, Maria Billè , Giuseppe Aldo Parisi, Francesco Mastrolembo, Salvatore Chiofalo e Domenica Crupi), Zuccotti, Cafeo, Ginatempo, Restifo e Billè sono decaduti e Parisi ha dato le dimissioni. Fuori luogo, poi, appare il riferimento continuo alle amministrative in corso, che non sono oggetto di diatriba, essendovi motivi ben più remoti e di natura meramente politica, a supporto della sfiducia.
Auspichiamo, quindi, che Salvatore Chiofalo si comporti in maniera conseguente al deliberato Assembleare e lo diffidiamo dall’utilizzare impropriamente la definizione per la sua persona di Coordinatore Provinciale e dal firmare atti o partecipare ad incontri con una qualifica che dallo scorso 16 giugno non gli appartiene più”.
Toni durissimi che segnano un punto di non ritorno. Evidentemente in casa Sel qualcosa andrà chiarito ben prima dei congressi d’ottobre. Ora si resta in attesa del pronunciamento degli organismi regionali, evocati in quanto garanti, che porranno in un verso o in un altro fine ad un lungo e travagliato divorzio. Stay Tuned…