E’ stata una vera e propria anticipazione del processo l’udienza preliminare svoltasi stamane nel piano seminterrato del palazzo di Giustizia sul caso di Provvidenza Grassi, la giovane di Santa Lucia sopra Contesse ritrovata senza vita un anno e mezzo fa, sotto il viadotto Bordonaro della tangenziale. Era scomparsa di casa nel luglio precedente e nessuno ha mai avuto traccia di quello che è ormai chiaro essere stato la causa della sua morte: il volo con l’auto dal viadotto al sottostante terrapieno. Il sostituto procuratore Diego Capece Minutolo ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati e il Giudice per l’udienza preliminare, Maria Teresa Arena, ha accolto la richiesta e rinviato a giudizio i 12 imputati. Compariranno davanti ai giudici della I sezione Penale, quindi, gli ex commissari Antonino Gazzara, Patrizia Valenti, Antonino Minardi, Matteo Zapparata, Anna Rosa Corsello e Calogero Beringheri; Benedetto Dragotta, Mario Pizzino, Gaspare Scusa, Maurizio Trainiti e Felice Siracusa, accusati a vario titolo di omicidio colposo e rifiuto di atti d’ufficio. Prima udienza fissata al 15 ottobre prossimo.
Il vaglio preliminare è andata avanti a lungo, e i difensori hanno passato in rassegna le ragioni dei loro assistiti, chiarendo alcuni passaggi importanti relativi ai lavori di manutenzione gestiti dal Consorzio Autostrade, gli aspetti che riguardano la catena di controllo della sicurezza sulle autostrade gestite dall’ente di contrada Scoppo. Aspetti che quasi certamente saranno al centro del dibattimento di primo grado. Il GUP ha inoltre ammesso la costituzione di parti civili dei familiari di Provvidenza: i genitori, il marito e anche Fabio Lo Schiavo, il ragazzo di Villafranca al quale la ragazza era legata dal 2011, dopo la fine della sua relazione col marito, dal quale comunque non era separata legalmente.
Il Gup Arena si è rifatta ad una recente sezione della Cassazione – del novembre 2014 – che stabilisce che in tema di risarcimento del danno la tutela spetta alla relazione tra due persone, quindi anche quella more uxorio, anche in assenza di coabitazione. Sarà poi il processo nel concreto, quindi, a stabilire se effettivamente i due ragazzi avessero una relazione stabile e il danno causato al giovane.
Hanno difeso gli avvocati Alberto Gullino, Valter Militi, Eugenio Passalaqua, Giuseppe Pustorino, Giovanni Calamoneri e Domenico Pustorino. Legali delle parti civili sono gli avvocati Giuseppina Iaria, Andrea Florio e Roberta Mauro.