E’ una delle tante storie infinite di cui è costellata la vita amministrativa di Messina. In questo caso le storie che si intrecciano sono due: quella del parcheggio Zaera e quella del mercato che, trovandosi attualmente nell’area che dal parcheggio dovrebbe essere occupata, deve essere trasferito. Ne ha discusso il Pd in una conferenza stampa, partendo dal fatto meramente amministrativo finendo al caso politico. Partiamo dalla vicenda del parcheggio. L’iter lo ha ricostruito il segretario cittadino Giuseppe Grioli: il 19 dicembre 2006 viene dichiarata di pubblico interesse la proposta di project financing presentata dalla ditta Fondachello Immobiliari, con conseguente nomina della ditta a soggetto promotore; vene prevista una spesa, nell’aprile 2007, di 8 milioni di euro, di cui 2,9 come contributo pubblico (i fondi della legge Tognoli) e 5,1 milioni come quota a carico del concessionario. La concessione ha una durata di 45 anni e prevede la realizzazione di un edificio multipiano entro e fuori terra di 334 posti, 146 interrati e 188 a raso.
Il punto è che in quell’area si trova l’omonimo mercato rionale, che ovviamente va trasferito. Qui inizia il balletto degli annunci: il 30 gennaio 2009 l’Amministrazione annuncia lo spostamento al Santo, in località Palmare; il 5 marzo, dopo “l’insurrezione” della Circoscrizione, in una conferenza stampa il sindaco e l’assessore Capone annunciano la firma del contratto con la ditta, con la conferma che entro 6 mesi partiranno i lavori per il parcheggio; il 28 ottobre 2010 viene approvata dalla giunta la temporanea delocalizzazione del mercato in via del Santo, nuova insurrezione della Circoscrizione e nuovo nulla di fatto. L’ultima notizia è di qualche settimana fa: si apprende che un gruppo di commercianti gradirebbe la soluzione Pistunina, in un’area privata in prossimità della Statale 114 e dello svincolo San Filippo. Ipotesi, sottolinea con “malizia” il Pd, «concordata da Capone con qualche consigliere comunale interprete dei desiderata della delegazione di operatori».
Stavolta insorge la seconda Circoscrizione (alla conferenza stampa di oggi erano presenti i consiglieri Zullo, Cardia, Terranova e Balena), che chiede le dimissioni dell’assessore al Commercio Puglisi. Il quale dice candidamente di non saperne nulla, così come non ne saprebbe nulla l’assessore al Patrimonio Mondello. Due assessori Udc. E qui nasce il fatto politico. Primo: «La giunta – evidenzia Grioli – ha collezionato in questi anni innumerevoli richieste di dimissioni che hanno coinvolto quasi tutti gli assessori, fatto inedito è che tali richieste giungono principalmente dalle circoscrizioni. Circostanza che dovrebbe far riflettere». Secondo: «L’Udc che ci sta a fare in questa giunta?», il quesito di Felice Calabrò. Rimane poi l’ultimo quesito, forse non politico ma comunque centrale: «Qual è la necessità di fare il mercato in un terreno privato, quando a 50 metri ci sono due aree destinate proprio a mercati?». Già, qual è la necessità?