Da gennaio 2010 l’assistenza igienico-personale degli studenti disabili sarà di competenza del personale scolastico ATA. A deciderlo la Regione Siciliana, che con un colpo di penna ha cancellato 130 posti di lavoro nelle scuole di competenza della Città Metropolitana di Messina.
Immediata la reazione del sindacato autonomo FIADEL, che dopo avere letto la nota del Dipartimento Servizi sociali ha scritto al presidente della V Commissione dell’ARS, al presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e all’assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali, per chiedere un’audizione. La Regione ha quindi deciso di non pagare più per il servizio di assistenza di base destinato agli studenti disabili, che da gennaio sarà “di esclusiva pertinenza delle scuole, che devono provvedervi con proprio personale adeguatamente formato”.
Problemi anche a Barcellona Pozzo di Gotto. Il nucleo di valutazione del Dipartimento Regionale della Famiglia e delle politiche Sociali ha espresso il parere di non congruità relativamente al Piano di Zona 2018-2019 relativo all’ Assistenza di base specialistica nelle scuole per gli alunni disabili: pure in questo caso le spese per l’assistenza degli studenti disabili saranno di competenza dell’istituto scolastico.
“Come FIADEL esprimiamo esprime forte preoccupazione in merito al mantenimento dei livelli occupazionali del personale che da anni è impegnato ad assicurare il servizio per la Città Metropolitana e il Comune di Barcellona -scrivono i dirigenti sindacali Clara Crocè e Gianluca Gangemi e Giuseppe Badagliacca, segretario regionale FIADEL- Questi provvedimenti comporteranno l’improvvisa disoccupazione di 130 operatori che saranno privati di ogni forma di sostentamento per loro e per le proprie famiglie. Tutto ciò sta provocando grave clima di tensione sociale che non può essere sottovalutato dal governo regionale e dalla deputazione”.
In attesa della risposta dell’amministrazione regionale, la FIADEL ha incontrato il parlamentare ARS Danilo Lo Giudice e ha illustrato i dettagli della vertenza. Al termine dell’incontro con il sindacato anche il deputato ha inviato una richiesta di audizione alla V Commissione di Palazzo dei Normanni.