Politica

Sturniolo: “Tanti dubbi sui conti del Comune dopo la nota della Corte”

MESSINA – Nota della Corte dei Conti al Comune di Messina sul Piano di riequilibrio. Sul tema interviene l’ex candidato a sindaco, ed esponente del movimento No Ponte ed ex consigliere comunale Luigi Sturniolo, in un commento su Facebook:, in antitesi alle posizioni del sindaco: “Quante volte ci siamo sentiti dire da Cateno De Luca, prima, e Federico Basile, poi, che il Comune di Messina dopo la loro azione di risanamento finanziario aveva adesso i conti in ordine? Tante, tante volte, forse più delle innumerevoli inaugurazioni delle opere pubbliche incompiute del nostro territorio. A giudicare, però, dall’ordinanza con la quale la Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti esamina il Piano di riequilibrio del Comune di Messina rimangono non pochi dubbi su tanto ottimismo”.

Ecco l’affondo: “D’altronde, tutta la campagna elettorale dell’attuale sindaco è stata fondata sull’assunto che tale risanamento fosse cosa fatta. E, all’indomani dell’approvazione del Piano di riequilibrio da parte del Consiglio comunale, da più parti si gridava al miracolo compiuto”.

“La Corte dei Conti chiede i calcoli che hanno portato ai dati finali”

Non è così per Sturniolo: “Eppure le 42 pagine di rilievi contenuti nell’ordinanza ci rappresentano un’altra realtà, quantomeno richiamano a dimostrarla questa opera di risanamento. Insomma la Corte dei Conti chiede all’ente di trasmettere le sequenze numeriche, i calcoli che hanno portato ai dati finali. Ci vorrà un po’ di tempo per studiare il documento ed estrapolarne un giudizio ragionato, ma alcune evidenze emergono a una prima lettura e alcune sono ricorrenti. Già nel documento che rimandava il Piano precedente venivano richieste, ad esempio, le tabelle dei debiti e dei programmi di ripiano. Interessante, su questo, è la distinzione tra abbattimento e rateizzazione del debito, tema su cui si è generata una certa confusione in passato a causa di un certo affastellamento dei dati da parte della precedente amministrazione”.

Perplessità sul mantenimento delle quote di partecipazione del Comune in Messina Servizi”

Insiste l’ex consigliere: “Clamorosa è la segnalazione dell’accantonamento di 30 milioni di euro che non si capisce dove siano allocati, oppure la rinnovata richiesta di esplicitazione delle risorse ricavate dal contrasto all’evasione tributaria o dal risparmio sui servizi sociali, per non parlare, poi, della questione annosa della riconciliazione crediti/debiti reciproci tra Comune e società partecipate”.

Sturniolo fa anche riferimento alla “rinnovata perplessita dell’organo di controllo sul mantenimento delle quote di partecipazione del Comune in Messina Servizi Bene Comune Spa, che ha un oggetto che sembra sovrapponibile a Messinambiente Spa in liquidazione”.

Per Sturniolo rimane il nodo cancellazione dei debiti

Aggiunge l’ex candidato: “In ultimo, e questo probabilmente apre uno squarcio in tutta la narrazione sulla cancellazione dei debiti delle controllate, la nota della Corte dei Conti chiede copia dei bilanci degli esercizi 2018-2021 al fine di ottenere elementi informativi sull’accantonamento al fondo perdite delle Società Partecipate. Sta chiedendo “con quali soldi pagherete quei debiti adesso che li avete tolti dal Piano di riequilibrio”? Insomma, si rimane al punto di partenza. La città rimane ancora appesa a un filo e a quanto pare l’operazione verità, unico strumento per potere davvero ripartire, è lontana da venire”.

La conclusione di Sturniolo è questa: “Si rimane basiti, inoltre, al pensiero che tutto questo avvenga nonostante l’enorme risparmio nelle spese per il personale per i pensionamenti dell’ultimo decennio (si è passati dalla spessa annui di 75 milioni di euro a poco più di 40) e ci si domanda come mai tutti i rilievi della Corte dei Conti non vengano preceduti da un maggiore protagonismo degli organi di controllo del Comune”.