MESSINA – “Qualità dell’acqua a Messina: quali controlli?”. Il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!” scrive una nuova lettera aperta al sindaco di Messina Basile, al presidente dell’Amam Alibrandi e al direttore generale Maimone, all’assessore Carreri. E mette in evidenza: “L’erogazione di acqua a Messina, ormai da diverso tempo, sembra aver imboccato una strada senza uscita, subendo eccessivi ridimensionamenti dovuti a continue interruzioni. Ultima in ordine di tempo dovuta al guasto alla condotta Fiumefreddo in località Mastrissa tra Taormina e Castelmola. In primo piano ci sono problemi di qualità dell’acqua, come testimoniano le segnalazioni da parte di diverse famiglie in città”.
Da qui una serie di domande a Comune e Amam: “Come mai in varie zone della città giunge acqua non trasparente o addirittura di colore marrone? Sono state effettuate analisi sulla qualità dell’acqua erogata a seguito delle segnalazioni avanzate dai cittadini e quale esito hanno avuto? La Carta dei servizi, approvata dal Consiglio d’amministrazione dell’Amam in data 27 febbraio 2024, prevede che gli standard di qualità dell’acqua debbano essere pubblicati per legge sul sito istituzionale. In base alle vigenti disposizioni (decreto legislativo n. 18/2023) le analisi vanno effettuate almeno una volta l’anno e i risultati resi disponibili al front office della stessa Amam. O anche comunicati direttamente ai cittadini in bolletta. Come mai quindi non ne troviamo traccia sul sito della società?”.
E ancora: “Con quale atto e in che data l’acqua dei nuovi pozzi di Briga, Busà e Cucinotta immessa in rete questa estate è stata dichiarata potabile dall’Asp? E quali sono i dati di queste analisi? Su questi punti il nostro comitato chiede chiarezza ed è pronto a manifestare in maniera dura e risoluta in nome dei nostri concittadini ormai giunti a un notevole grado di esasperazione. Siamo in attesa di un celere riscontro”.