Morire a 34 anni come Carmelo Bonaccorso, schiantatosi stamane all’alba allo svincolo di San Filippo. O a 20 anni, come Kevin Costantino, vittima dell’incidente stradale avvenuto ieri al curvone di Gazzi.
Morire troppo giovani, due giovanissime vite spezzate, che troppo avevano ancora da scrivere delle loro esistenze, in meno di 24 ore sulle strade di Messina.
Carmelo lavorava in zona sud, abitava a Santa Lucia sopra Contesse, era attivo tra i giovani della sua comunità che oggi si è svegliata sotto choc per la perdita del ragazzo, in procinto di andare a vivere con la sua compagna. Invece il suo viaggio si è fermato alle 4 del mattino, uscito dallo svincolo di San Filippo, ad un passo da casa: era tornato da una serata con gli amici, avevano visto la partita dell’Italia agli europei di calcio, avevano festeggiato subito dopo.
Adesso saranno i rilievi della sezione Infortunistica a chiarire cosa è accaduto, perché ha perso il controllo del suo due ruote, finendo contro il muro.
Nello stesso punto, sull’asse che collega lo svincolo alla Ss114, in discesa, nel 2016 era stato investito un bimbo di 11 anni, salvo per miracolo dopo giorni in ospedale.