NIZZA. In seguito alla richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Messina, oggi è stato eseguito il sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Messina, di una delle vasche di accumulo nel cantiere per il raddoppio ferroviario di Nizza.
I fatti sono collegati alle operazioni di scavo della galleria Sciglio eseguite nel cantiere ubicato tra i comuni di Nizza e Roccalumera e afferente i lavori di raddoppio della tratta Giampilieri- Fiumefreddo – 2°lotto, eseguiti dal “Consorzio Messina Catania Lotto Nord”. Durante lo scavo erano state rinvenute nelle terre e rocce estratte concentrazioni di arsenico oltre le soglie consentite dalla legge.
“Il materiale inerte contaminato, quantificato in circa 14.000 tonnellate, non potendo essere gestito come “terra e roccia da scavo” e dunque riutilizzato – ha evidenziato in una nota il procuratore Antonio D’Amato – è stato collocato in vasche di calcestruzzo in attesa di essere smaltito in discariche autorizzate o gestito presso appositi impianti di trattamento rientrando nel regime dei rifiuti classificati come “rifiuti speciali non pericolosi”. A seguito del rinvenimento, i lavori di scavo erano stati autonomamente sospesi.
Lo scorso 23 ottobre, dopo gli eventi meteorici occorsi due giorni prima, il personale dipendente del servizio di polizia giudiziaria della direzione generale Arpa Sicilia di Palermo aveva effettuato un sopralluogo nel cantiere, “riscontrando il dilavamento di liquido da una vasca di accumulo che raccoglie le acque derivanti da un’area di deposito temporaneo di inerti, liquido gestito come rifiuto”.
Nella vasca erano presenti terre e rocce da scavo che il Consorzio definiva con valori di concentrazione di arsenico nei limiti delle normative vigenti.
Constatando che la non corretta regimentazione delle acque aveva prodotto la tracimazione delle stesse in aree al di fuori dell’area del cantiere, veniva segnalata all’autorità giudiziaria sia l’attività di recupero di rifiuti non pericolosi svolta difformemente alle prescrizioni imposte dal titolo autorizzatorio sia l’immissione di rifiuti nelle acque superficiali/sotterranee.