“Riccardo Caristi sta meglio, è cosciente e risponde alle domande, seppur rimane sotto strettissimo controllo”. Sono positive le notizie che giungono dall’ospedale di Milazzo dove, da due giorni, si trova ricoverato Riccardo Caristi, il Capotreno aggredito mentre era in servizio sul regionale Messina-Milazzo da parte di due passeggeri sprovvisti di biglietto. Una coltellata che lo aveva raggiunto alla scapola, alle10.40 di giovedì mattina, non lontano dalla Stazione di Spadafora dopo che ai due uomini stranieri sprovvisti di ticket aveva richiesto di fornire le generalità. Quella mattina i due, rifiutandosi di dire nomi e cognomi, avevano dato luogo ad una lite ben presto degenerata in colluttazione ed accoltellamento. Poi, non appena il treno si era fermato alla stazione, erano fuggiti facendo perdere le loro tracce.
Da quel momento, le indagini dei carabinieri di Milazzo, coordinati dal Capitano Ruotolo, sono state serratissime e nella mattinata di oggi i militari sono riusciti a giungere alla conclusione e fermare uno dei due responsabili, quello che materialmente ha inflitto il colpo con il coltello. Si tratta di Stefan Lacatus, 24 anni, romeno, che adesso dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di armi da taglio. L’aggressore, insieme al suo amico (che nella vicenda ha avuto un ruolo solo secondario) è solito aggirarsi nell’ambiente ferroviario di tutta la Provincia di Messina ed è stato proprio il suo stile di vita “girovago” a rendere complicate le ricerche. Questa mattina, è stato un capotreno in servizio su un convoglio in transito a Taormina a riconoscere il giovane come l'aggressore del suo collega Caristi ed a richiamare subito l'attenzione della Polfer della Stazione taorminese. Adesso Lacatus è stato trasferito nel Carcere di Gazzi e si trova in stato di fermo.
Nel frattempo continuano a giungere note e comunicati di solidarietà da parte di cittadini, politici e sindacati.
L’Or.S.A, di cui Caristi è segretario provinciale per la Sicilia, ha dichiarato di aver già attivato le procedure di raffreddamento per un’azione di sciopero volta a sensibilizzare l’intera collettività, le imprese ferroviarie ed i politici. “Siamo in una condizione al di fuori di ogni controllo – si legge in una nota della segreteria generale – ed i lavoratori sono sempre di più esposti a situazioni di pericolo che determinano uno stato di angoscia ed insicurezza nei luoghi di lavoro. Ormai il personale front-line di Trenitalia, NTV e dei servizi appaltati, inizia la propria giornata lavorativa in una condizione ambientale di insicurezza e non hanno aiutato neanche le campagne di stampa o le azioni di prevenzione, attivate dagli Organi di Polizia e delle Imprese Ferroviarie nonché del Gestore delle Infrastrutture ferroviarie. Il degrado è presente nelle stazioni e sui treni in maniera indiscriminata e noi diciamo BASTA! Lo Stato deve farsi carico della sicurezza dei cittadini che utilizzano i treni e di coloro che lavorano negli ambienti ferroviari”.
Parole di solidarietà anche dalla Cisl di Messina che in un comunicato sottolinea “l’urgenza di mettere in campo azioni di vigilanza e prevenzione che scoraggino tale fenomeno che ha ormai raggiunto livelli di vero e proprio allarme sociale”. A tal proposito si era espresso anche il Sindaco Renato Accorinti e l’amministrazione comunale che, insieme al direttore generale dell'ATM, Giovanni Foti, e al commissario speciale dell'ATM, Domenico Manna, avevano manifestato “la propria gratitudine a tutti i lavoratori, che quotidianamente operano con passione e dedizione”, annunciando che essi “saranno tutelati in tutte le sedi opportune, agendo per le vie legali”. (Veronica Crocitti)
Ultimo aggiornamento ore 16.30