Cronaca

Svincolo di Giampilieri, il dibattito prosegue: anche Galluzzo e Lombardo d’accordo

MESSINA – Lo svincolo di Giampilieri continua a essere un argomento clou in consiglio comunale. La commissione Ponte è tornata sull’argomento e così dopo il sopralluogo di alcune settimane fa e aver ospitato i deputati regionali Alessandro De Leo per Forza Italia, Antonio De Luca per il M5s e Calogero Leanza per il Pd, il dibattito è proseguito con una nuova seduta. Stavolta ospiti ci sono stati gli onorevoli Pino Galluzzo di Fratelli d’Italia e Giuseppe Lombardo di Sud chiama Nord. Con loro anche il presidente della prima municipalità Alessandro Costa e i consiglieri Sciliberto e Cassisi.

Galluzzo: “Battaglia da fare a prescindere dal Ponte”

E anche stavolta sull’utilità dell’opera c’è stata piena convergenza tra maggioranza e opposizione, quanto meno sul “guadagno” che ne avrebbe la città in termini di traffico smaltito lunga la ss114. Galluzzo ha detto la sua per primo: “Se la città chiede attraverso il Consiglio comunale di condurre una battaglia per uno svincolo considerato importante per la stessa Messina quando partirà il Ponte posso tranquillamente prendere questo impegno. Ma se questo svincolo di Giampilieri, in questa determinata posizione, crea un virtuosismo per la mobilità della città, è una battaglia da fare a prescindere dal Ponte stesso. Più o meno è la stessa battaglia che si sta facendo per lo svincolo di Monforte. Questa opera deve esistere a prescindere, perché secondo me oggi non dobbiamo programmare cosa si farà col ponte, quelle sono scelte dei tecnici non della politica. La politica si può occupare di cosa può accadere durante la realizzazione del ponte e dopo”.

Lombardo: “L’occasione c’è, usiamo i fondi Fsc dati al Ponte”

Poi Lombardo: “La convergenza sullo svincolo di Giampilieri c’è sia da parte delle opposizioni sia della maggioranza. Io sono il fautore di quello che sta avvenendo su tutta la A18, soprattutto nelle tratte in coincidenza del raddoppio ferroviario. Da quella costruzione sta venendo fuori un’esigenza di flussi e traffico ancora maggiore. Parliamo di mille mezzi pesanti in più già ora, non oso immaginare cosa succederà col Ponte. L’occasione c’è e sapete perché? Perché il presidente Schifani oltre allo svincolo di Monforte ha dato 1 miliardo e 300 milioni di Fsc per il Ponte. se vogliamo essere propositivi, visto che parte da questa commissione l’argomento, vi invito a formulare una richiesta che diventi una risoluzione da far firmare a tutti i deputati messinesi e da presentare in commissione, dove dovrà essere votata. Con questo miliardo e 300 ce la dobbiamo fare, ne togliamo 30 e le destiniamo allo svincoli: è fondamentale”. E nella parte finale ha aggiunto: “Io ero non pro-Ponte, di più. Sapete quando ho avuto le prime perplessità? Quando ho iniziato a vivere gli effetti della realizzazione del raddoppio ferroviario, da cittadino. In questi grandi progetti manca sempre l’impatto vero e proprio sulle città, gli effetti del cantiere sulla gente”.

Il caso degli svincoli di Alì Terme e S. Teresa di Riva

Galluzzo però ha attaccato Lombardo e precisato: “La Città metropolitana a settembre 2023 ha chiesto al Cas due svincoli, ma non quello di Giampilieri: erano Alì Terme e Santa Teresa di Riva. Il sindaco è Federico Basile. Non esistono documenti con la sua firma in cui chiede quello di Giampilieri come priorità. I fatti sono quelli. Il sindaco metropolitana aveva la soluzione”.

Anche il capogruppo di FdI Libero Gioveni ha chiesto di “smetterla di usare il colore politico per infrastrutture simili”. E Giuseppe Villari di Prima l’Italia ha ironizzato: “Ora siamo tutti d’accordo a questo svincolo, ma al sopralluogo è stato lo stesso vicesindaco Salvatore Mondello ha spiegato che sarebbe stato improbabile proprio in virtù dei due svincoli già in fase di progetto esecutivo di cui si parlava prima”. A parlare tra i consiglieri anche Papa, Di Ciuccio, Schepis, Oteri e Calabrò. Il dibattito si è allungato ma l’idea finale potrebbe essere quella di un documento, una risoluzione, da proporre per tentare di inserire l’opera tra le prioritarie, così come fatto con gli svincoli di Alì Terme-Nizza e Santa Teresa di Riva. Sul primo, tra l’altro, Lombardo ha spiegato che l’iter progettuale è il più avanzato. Già questo potrebbe garantire ai comuni a sud di Messina un importante sfogo.